di Giovanni Chiodini Non ce l’ha fatta uno degli anziani che ha contratto il Covid mentre era in vacanza a Rimini con altri coetanei di Bareggio e Cornaredo. L’uomo era affetto da altre patologie e l’aggravamento delle sue condizioni, nonostante si fosse regolarmente vaccinati, gli è stato fatale. L’infezione ha colpito la gran parte dei 54 partecipanti alla vacanza, una decina dei quali, nel rispetto dei protocolli Covid, erano stati riaccompagnati a casa in ambulanza. Gli altri che avevano solo lievi sintomi sono tornati in pullman. "Questo accade perché comunque c’è tra i vaccinati una percentuale di persone che si infettano nuovamente se vengono in contatto col virus - afferma Antonio Mazzone, primario di medicina all’ospedale di Legnano -. Purtroppo non ci sono ancora dei dati di confronto tra l’immunità naturale derivante dall’aver contratto il Covid e quella da vaccino. Dati che le organizzazioni deputate al controllo dovrebbero rendere noto a breve. L’unico modo che oggi abbiamo per capirlo non sono gli anticorpi ma il tampone molecolare". Mazzone sostiene la tesi che aver vaccinato le persone che hanno avuto il Covid "non è stata una bella idea", anche se questo esula dall’obiettivo primario, che quello di vaccinare tutti. "C’è un lavoro nostro che dimostra come in questa Asst su 120mila tamponi e 16mila malati di Covid a distanza di un anno si è reinfettato solo lo 0,07%, solo 5 persone. Questo significa che l’immunità indotta dal virus è una immunità potente. Non è solo una immunità anticorpale ma anche cellulomediata. C’è uno studio internazione, peraltro condotto da un professore italiano di Immunologia clinica a Los Angeles, che dimostra come a nove mesi dall’infezione tutti i linfociti che riconoscono il virus sono ancora presenti nelle persone che hanno avuto il Covid. Comunque per capirci qualcosa di più, come per tutte le patologie ...
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