GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Nel parco spunta una panchina rossa

Il simbolo della lotta per i diritti delle donne inaugurato alla Fagiana assieme agli studenti dell’Enac

di Giovanni Chiodini

Appena varcato il cancello sulla strada che porta alla riserva La Fagiana, cuore pulsante del Parco del Ticino, da ieri si trova una panchina colorata di rosso, con una farfalla in rilievo. "Lo scorso 25 novembre, parlando con la scuola Enac in occasione della giornata contro la violenza nei confronti delle donne, è nata l’idea di una panchina rossa da collocare nel parco - dice Cristina Chiappa, presidente del Parco Ticino -. Abbiamo pensato che La Fagiana fosse il luogo adatto, essendo il cuore del nostro Parco, anche perché lungo questi sentieri passano sempre molte persone a piedi. Ci siamo poi detti che la data più giusta per inaugurarla fosse l’8 marzo". E così ieri mattina in Fagiana sono arrivati i ragazzi della scuola professionale Enac, di Magenta, dove sono attivi i corsi di grafica-design e panificazione, accolti dalla presidente Cristina Chiappa e da Francesca Monno, consigliere dello stesso ente. È stata scelta la prima panchina che si trova all’ingresso, che è stata sistemata e dipinta di rosso dai grafici. Gli stessi grafici hanno anche creato la targa che ricorda questa iniziativa, con una frase simbolo "La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci".

Per terra, accanto alla panca, c’erano tre farfalle rosse, a simboleggiare il collegamento con la giornata del 25 novembre, istituita dall’Onu, a ricordo delle violenze subite da tre sorelle dominicane – Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal – barbaramente uccise il 25 novembre del 1960 per essersi opposte alla dittatura di Trujillo. Negli anni in cui le tre sorelle agirono nel movimento che si opponeva al regime furono chiamate Mariposas (farfalle). La storia delle tre sorelle è stata raccontata dagli stessi studenti dell’Enac che, per l’occasione, utilizzando le farine di sorgo, orzo e mais prodotte dalle aziende a marchio Parco Ticino, hanno anche confezionato dei biscotti, logicamente a forma di farfalla.

"Questa panchina - ha poi concluso la presidente - rimarrà qui a ricordare quanto è importante il lavoro delle donne, molte delle quali stanno ancora cercando una loro giusta collocazione. Ma per ricordare anche quelle donne che in ogni luogo si battono per difendere i loro diritti. E oggi come non si può rivolgere un pensiero alle donne dell’Ucraina, che stanno combattendo una vera guerra e dove ogni giorno muoiono persone che non hanno alcuna colpa, donne, giovani e anziani, e bambini".