EMPIO MALARA*
Cronaca

Museo moderno per raccontare i nostri Navigli

Empio

Malara*

I simboli consolidati di Milano sono tre, in ordine alfabetico: Duomo, Navigli e Scala. Se li classifichiamo storicamente l’ordine cambia: Navigli (XII-XIX), Duomo (XIV-XIX) e Scala (XVIII). Se invece li classifichiamo per attrattiva culturale, prima Scala, poi Duomo, ultimi Navigli. Potrebbero i Navigli migliorare la loro posizione? Anzitutto per competere alla pari i Navigli dovrebbero avere, come Scala e Duomo, un museo. Non hanno forse un’avvincente storia secolare da raccontare? Non hanno alimentato, e tutt’ora alimentano, il contado di Milano? Non hanno rifornito la città di pietre, legno, ferro, merci, derrate, mercanzie e sabbia? Aristotele Fioravanti da Bologna, Berthola da Novate, Leonardo da Vinci, Giuseppe da Meda non hanno forse contribuito alla scuola idraulica milanese?

Quanti scrittori hanno magnificato i Navigli? Non è vergognoso che Milano non li onori? Un museo per pareggiare la competizione però non è sufficiente, per superare Duomo e Scala occorre affacciarsi al mondo digitale, un mondo post Covid 19 in cui ci sarà bisogno di Europa. Occorre avanzare oltre il museo sfruttando la primogenitura europea dei Navigli, la cerchia dei Navigli in primis, datata 1158 e come trasformazione in un modello d’industria, la fine del ’400, prima che Leonardo esportasse in Francia, le conoscenze apprese a Milano. L’Istituto per i Navigli con Fondazione Cariplo e Mapei ha elaborato la Carta Europea dei Canali storici dalla quale risulta che fino al ’500 i canali del bacino del Po sono i più antichi d’Europa. Esempio per gli altri creati dopo. L’altro aspetto è che i Navigli milanesi e pavesi sono europei per il fatto che Francia, Spagna e Austria, durante la dominazione di Milano (1535-1861) hanno contribuito al completamento del sistema. La soluzione è promuovere un più moderno “Centro Europeo dei Canali Storici”, progetto che nel 2008 ha ottenuto dall’Ue il marchio dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale. Un progetto per il quale è necessario ottenere sede adeguata e usare moderne tecnologie, per far conoscere agli europei la storia avvincente dei Navigli, il loro ruolo, le straordinarie potenzialità. Solo così potranno conquistare il primato.*Presidente

dell’Istituto per i Navigli