Municipi in campo per accogliere i profughi

Il centro storico: usiamo lo stabile di corso di Porta Vigentina. L’8: pronto il pian terreno in via Quarenghi

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Municipi in campo per l’emergenza profughi ucraini. Il Municipio 1 ha approvato all’unanimità una mozione dell’ex presidente del parlamentino, Fabio Arrigoni, che chiede alla Giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala di mettere a disposizione una parte dell’immobile di corso di Porta Vigentina 15 – l’ex collegio Calchi Taeggi – per ospitare famiglie di profughi ucraini e mettere in atto azioni di sostegno a loro vantaggio. Il documento evidenzia che, da alcuni anni, parte dello storico immobile comunale, non utilizzato altrimenti, è destinato alla emergenza freddo ed è adeguatamente attrezzato per l’ospitalità di persone e che tale servizio avrà termine a fine mese marzo, quando si potrà dire definitivamente addio alle temperature invernali.

Il presidente del Municipio 1 Mattia Abdu sottolinea che "l’immobile di Porta Vigentina è in attesa di una valorizzazione e riqualificazione. Nel frattempo sarebbe positivo poter utilizzare alcuni spazi attualmente liberi nel palazzo per ospitare i profughi ucraini". L’ex collegio Calchi Taeggi già ospita un centro anziani, un Centro di Aggregazione Multifunzionale (Cam), la doppia biblioteca di quartiere per i piccoli e per i grandi, un asilo e l’Auditorium Lattuada delle Scuole civiche. In più ci sono gli spazi temporanamente assegnati all’associazione “Senza margine’’ per accogliere i senzatetto nell’ambito del piano contro l’emergenza freddo. Gli stessi spazi che da aprile in poi potrebbero accogliere i rifugiati dalla guerra in Ucraina, Giunta comunale permettendo. Tant’è. Dal Municipio 1 al Municipio 8. In questo caso la Giunta del parlamentino presieduto da Giulia Pelucchi ha deliberato di concedere al Consolato generale d’Ucraina di via Ludovico di Breme gli spazi del pian terredo del Centro civico di via Quarenghi 21 fino al prossimo 30 agosto. Una scadenza che potrà essere prorogata a seconda dell’evolversi dell’emergenza profughi dall’Ucraina.

Com’è nato l’accordo? Il Consolato Generale d’Ucraina a Milano ha presentato una richiesta di concessione di uno spazio ad uso deposito per consentire ai volontari del consolato di poter correttamente smistare e reindirizzare gli aiuti umanitari che vengono consegnati presso la sede del Consolato di via Ludovico di Breme, che è proprio nel Municipio 8. Una richiesta che ha visto il via libera da parte del parlamentino: gli spazi attualmente vuoti al primo piano di via Quarenghi saranno destinati proprio allo stoccaggio e e alla ridestinazione degli aiuti umanitari e sarà dei volontari individuati dal Consolato ucraino svolgere queste attività.

Massimiliano Mingoia

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