Moratti nuovo assessore E il Cantù adesso spera

Il cambio all’interno della Giunta regionale lombarda mobilita i sindaci. L’Assemblea ha subito preso carta e penna per chiarire le priorità della sanità

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di Francesco Pellegatta

Fuori Giulio Gallera, dentro Letizia Moratti. E il territorio le scrive. L’ormai ex assessore regionale al Welfare è stato estromesso dalla Giunta lombarda dopo il rimpasto e la notizia non poteva che avere ripercussioni anche di carattere locale. Il nome di Gallera, infatti, è ricorso molte volte sulle bocche degli abbiatensi in questi ultimi anni, quasi sempre a causa della delicata vicenda che ha coinvolto l’ospedale. Dal 2016 il Costantino Cantù ha perso il Pronto soccorso notturno, primo tassello di quello che l’Assemblea dei sindaci e molti cittadini considerano un vero “depotenziamento” ancora in atto. E infatti, fin dalle prime notizie del probabile avvicendamento in Giunta, qualcosa si è mosso.

Letizia Moratti subentra in un periodo complesso ed è chiaro che il Cantù non potrà essere il suo primo pensiero, eppure l’Assemblea dei sindaci presieduta dal primo cittadino di Morimondo, Marco Marelli, ha già preparato una missiva per il nuovo assessore alla Sanità, che verrà recapitata proprio in questi giorni per chiedere un incontro ufficiale e presentare la situazione del nosocomio di Abbiategrasso. "Il contesto di oggi è complesso, ma il depotenziamento del Cantù continua – ha attaccato Marelli -: da quanto mi risulta, è stata persa anche la Gastroscopia. Sembra un accanimento contro 85mila cittadini. Vogliamo avviare un dialogo con il nuovo assessore per farle comprendere che il territorio è in sofferenza. Dalle riposte che otterremo capiremo anche se le decisioni anche contestiamo dipendono dall’assessorato o dalla direzione generale dell’Asst".

C’è qualche spiraglio? È presto per dirlo, ma negli ultimi tempi le voci di un ammorbidimento delle posizioni del centrodestra regionale rispetto al Cantù si sono susseguite. E non è un dettaglio da poco il fatto che proprio la Moratti, nel corso della conferenza stampa di benvenuto tenuta ieri, abbia espressamente definito "da rivedere" la famosa legge 23 targata Maroni. Cioè quella legge da molti criticata per aver creato dei grandi poli d’eccellenza sanitaria svuotando, però, i territori considerati “periferici” (rispettivamente Legnano e Abbiategrasso). A questo proposito la Moratti ha spiegato che "ci sono vari testi già in lavorazione, quindi è una priorità che ho assieme a governatore e Giunta e che intendo chiudere in tempi rapidi" prima di aggiungere che "la sanità non può esaurirsi solo in ambito covid. Il mio impegno sarà di migliorare da subito la presenza territoriale, ma una risposta vera ed efficace non può che venire da una ristrutturazione e quindi dalla revisione della legge".

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