"Monopattini meno veloci" Così Helbiz torna in strada

Revoca del Comune sospesa dal Consiglio di Stato: via libera alle tavolette. I giudici: "Controlli periodici sulla sicurezza". Stessi ricorsi per Circ e Bird

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di Giambattista Anastasio e Nicola Palma

I monopattini elettrici di Helbiz tornano in strada. I giudici del Consiglio di Stato hanno ribaltato il verdetto del Tar, concedendo la sospensiva cautelare del provvedimento con cui a novembre il Comune aveva revocato alla società italo-americana (e contemporeanemente agli altri due operatori Circ e Bird) l’autorizzazione al noleggio di tavolette elettriche. Il collegio presieduto da Francesco Caringella ha tenuto conto delle dichiarazioni dei legali di Helbiz, che in udienza hanno messo in evidenza "gli accorgimenti tecnici medio tempore predisposti" dall’azienda per ovviare ai rilievi contenuti nel report di Amat che portò allo stop di Palazzo Marino. Uno su tutti, viene da pensare: il limitatore di velocità. Una supposizione confermata dal successivo passaggio del dispositivo: nel ritenere "prevalente" l’interesse della società a riprendere l’attività, in attesa del giudizio di merito (in programma il prossimo 25 maggio), i giudici hanno sottolineato "le prerogative dell’amministrazione di verificare, con puntuale cadenza temporale, il rigoroso rispetto, da parte della Helbiz Italia srl, della normativa in materia di sicurezza, e in particolare del funzionamento del limitatore di velocità sui monopattini elettrici". D’altro canto, va ricordato che l’alt alle tavolette di Helbiz era arrivato alla fine del 2020 proprio a seguito delle verifiche effettuate da Amat a febbraio, marzo, giugno, settembre e ottobre, che avevano riscontrato "su un significativo numero di dispositivi" la sussistenza "di irregolarità impattanti sulla sicurezza".

Detto questo, i monopattini di Helbiz possono ripartire, a velocità limitata. E lo stesso potrebbe succedere a breve per Circ e Bird, che hanno perso al Tar e verosimilmente sono in attesa del ricorso in Consiglio di Stato. Se anche questi due operatori dovessero essere riabilitati dai giudici, la flotta di monopattini elettrici complessivamente a disposizione degli iscritti ai servizi di sharing tornerà così a quota 6mila. La revoca del Comune aveva infatti colpito 2.200 mezzi, più di un terzo del totale, lasciandone in strada 3.750. Non solo i limitatori di velocità: secondo quanto contestato dal Comune il 10 novembre scorso, i monopattini dei tre operatori già citati erano risultati sprovvisti anche di luci e di tecnologie in grado di garantire che il mezzo non fosse lasciato in sosta vietata. Quanto al parcheggio selvaggio, il Comune era intervenuto solo poche settimane prima della revoca, stavolta su sollecitazione della procura di Milano che, meglio ricordarlo, ha aperto un fascicolo sulle tavolette in sharing, attivando un servizio di rimozione dei mezzi attraverso Atm.

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