Milano - La pandemia non frena l’attrattività degli atenei milanesi, con un +4,6% degli studenti internazionali che - nonostante le restrizioni - hanno scelto di iscriversi o di completare il loro percorso in una delle otto università meneghine. Su un bacino di 18.137 studenti stranieri a livello lombardo, le new entry - nell’anno del Covid - sono state oltre 5.200. E rappresentano il 5,9% degli iscritti. Tra questi oltre l’80% ha scelto il capoluogo: sono circa 15mila, che corrisponde al 6,7% dei 227mila iscritti complessivi delle università milanesi (un punto percentuale in più rispetto all’insieme degli atenei lombardi).
Dopo i bilanci dei diversi atenei - che hanno confermato una crescita degli iscritti e della platea internazionale anche per quest’anno accademico e il boom di domande per i corsi a numero chiuso (le application di studenti stranieri per le lauree magistrali in Bocconi a ottobre segnavano già un +13%) - a tirare le somme è Assolombarda, nella sua indagine annuale sull’internazionalizzazione degli atenei di Milano e della Lombardia (lo studio è stato pubblicato su Your Next Milano). Se negli ultimi tre anni la crescita, anno su anno, si attestava intorno all’11%, il fatto che non ci sia stata una flessione - anche se la crescita rispetto al 2019 è più contenuta (+4,6%) - è un buon segnale e non era scontato.
Ad attirare sono soprattutto i corsi scientifici e tecnologici “Stem“, scelti dal 40,7% degli internazionali. Materie che sono frequentate dal 29,8% degli studenti milanesi. Crescono gli studenti stranieri interessati all’arte (dal design allo spettacolo) che attira il 6,2% degli internazionali, mentre il 6,8% è iscritto a corsi di medicina o professioni sanitarie. Tornano a puntare su Milano gli studenti cinesi (circa 2.300 nell’anno 2019-20, ovvero il 15,7% del totale iscritti internazionali, la popolazione più numerosa). Dall’Asia proviene il 44% di iscritti stranieri (+3% rispetto all’anno precedente). Il 38,5% proviene invece da un Paese europeo.
Una lieve flessione la hanno registrata i programmi temporanei di scambio, come l’Erasmus, soprattutto in uscita: gli studenti stranieri in mobilità temporanea diretti verso Milano sono diminuiti di poco meno del 3% (da 6.843 nel 2018-2019 a 6.671 nel 2019-2020); sono scesi invece del 30% gli italiani all’estero (da 10.751 nel 2018-2019 a 7.490 nel 2019-2020) anche a causa di limitazioni a macchia di leopardo e in continua evoluzione che hanno rallentato le partenze. Spiccano però i 4.200 accordi internazionali attivati dal sistema milanese (su un totale di 6.000 in Lombardia), in crescita del 7,6% nell’ultimo anno.
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