Milano, Atm dimezzata dal Covid: metrò e scuole salve

Ogni giorno circa mille corse in meno tra bus e tram, il 4% del totale ma nessuna ricaduta sulle linee sotterranee e sulle navette per gli studenti. Disagi anche per Trenord

I mezzi pubblici devono viaggiare a capienza ridotta: non più dell’80% del totale

I mezzi pubblici devono viaggiare a capienza ridotta: non più dell’80% del totale

L’aumento dei contagi da Coronavirus e delle relative quarantene avrà ripercussioni limitate sul trasporto pubblico cittadino. Da lunedì 10 gennaio – giorno in cui riaprirà la maggior parte delle scuole e delle attività lavorative – il servizio sarà ridotto solo sulle linee di superficie, non sulle quattro linee della metropolitana. Ad annunciarlo è stata Atm al termine di una riunione tenutasi nel primo pomeriggio di ieri proprio per capire come conciliare le numerose assenze per malattia dovute ai contagi tra il proprio personale e la necessità di garantire la ripartenza della città. Come ovvio, le scelte che ora si andranno ad esporre sono e restano valide a meno di eventuali peggioramenti della situazione epidemiologica. I dettagli, allora. Al momento i dipendenti Atm assenti per Covid sono complessivamente 650, tra nuovi positivi e quarantenati, su circa 8mila, se si considerano solo gli operativi (l’8%). Questo significa che ogni giorno restano scoperti in media 200 turni per quanto riguarda la superficie. Da qui la necessità di rimodulare le frequenze delle corse in modo da non interrompere il servizio su alcuna linea. Una rimodulazione che sarà fatta seguendo alcuni criteri-cardine: innanzitutto si eviteranno riduzioni del servizio nelle classiche ore di punta ma anche nelle fasce orarie individuate dal piano di scaglionamento deciso nei mesi scorsi dalla Prefettura e dal Comune. L’obiettivo, in quest’ultimo caso, è non pregiudicare quella differenziazione degli orari della città ideata proprio per evitare assembramenti su autobus, tram e filobus, ancora costretti a viaggiare all’80% della capienza. Altro criterio-cardine: le navette dedicate al trasporto degli studenti non subiranno modifiche o riduzioni di servizio. Come noto, per questo servizio Atm ricorre anche a bus turistici, bus di aziende private. In sintesi: si cercherà di intervenire soprattutto sulle ore in cui la domanda di trasporto pubblico è meno accentuata. La rimodulazione di turni e frequenze così concepita porterà al taglio di circa mille corse al giorno, corsa più corsa meno, sempre e solo in superficie, almeno per ora. A rischio, quindi, il 4% delle corse, se è vero che quelle programmata di solito sono 25mila. L’azienda, come si legge nel comunicato della stessa Atm, conta di riuscire a contenere il rischio di riduzione del servizio "entro il 7%". Non solo Atm. Solo tre giorni fa, come già riportato su queste pagine, anche Trenord ha annunciato riduzioni del servizio per effetto dell’"alto numero di assenze di capitreno e macchinisti dovute alla pandemia". L’azienda ferroviaria regionale registra in media ogni giorno, fra capitreno e macchinisti, circa 180 assenze per positività al Coronavirus o quarantene, in aggiunta a circa 150 assenze non direttamente connesse alla pandemia. Da qui la già annunciata "soppressione totale o parziale di circa 350 corse sul totale di oltre 2.170 programmate", per ora valida da lunedì 10 a domenica 16 gennaio. "Durante le ore diurne – ha comunicato Trenord – il servizio sarà ridotto del 12%. Contestualmente, saranno aumentati i posti disponibili sui treni in circolazione". Anche in questo caso meglio passare aidettagli. Trenord ha deciso di intervenire sulle "linee ridondate", vale a dire: ha eliminato i doppioni che si creano su alcune tratte. Sulla linea S1 del passante ferroviario, quindi la Saronno-Milano-Lodi, i treni circoleranno fra Milano Bovisa e Lodi. Ma per spostarsi tra Milano Bovisa e Saronno, i passeggeri potranno utilizzare le corse della linea S3, la Saronno-Bovisa-Milano Cadorna o delle linee regionali che partono e arrivano a Milano Cadorna. Sulla S2, la Mariano Comense-Milano Rogoredo, il servizio sarà sospeso. Anche in questo caso i pendolari potranno però utilizzare i treni della linea S4, Camnago-Bovisa-Cadorna, fino alla Bovisa, collegata a Milano Rogoredo dalle corse delle linee S13 (Milano Bovisa-Pavia) e S1 (Milano Bovisa-Lodi). Sulla S9 (Saronno-Seregno-Albairate) circolerà in ogni direzione un treno ogni ora, anziché ogni 30 minuti. Sulla S11 (Rho-Milano-Como-Chiasso) i treni circoleranno fra Porta Garibaldi e Chiasso. Il collegamento fra Porta Garibaldi e Rho sarà garantito dalle linee S5 (Varese-Milano-Treviglio) e S6 (Novara-Milano-Pioltello). Il Malpensa Express avrà, da Cadorna, una corsa ogni ora, anziché ogni 30 minuti. Quindi la S40 (Como-Mendrisio-Varese): servizio sospeso. I viaggiatori potranno utilizzare le corse della S10 (Biasca-Bellinzona-Lugano-Chiasso-Como San Giovanni) e S50 (Biasca-Bellinzona-Lugano-Varese-Malpensa). Su tutte le linee corse soppresse fra le 23.30 e le 5.

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