CLAUDIO
Cronaca

Mike Bongiorno. Corse e amori in Val Seriana

Il giovane Mike, amante della montagna e delle emozioni forti, si distingue per il suo fascino e coraggio. Tra baci appassionati e avventure rischiose al volante, dimostra il suo eroismo in un momento critico, salvando gli amici da un incendio.

Negri

Mike era proprio Mike. Non si poteva confondere con un altro, né poteva chiamarsi - che so – Stefano o Paolo. Aveva un cognome complicato. Da svizzero svezzato a Bergamo. Vent’anni o quasi, come Geordie: a noi pareva già un’età matura, favolosa. Lunghe chiome nere, come un giovane Bonaparte a Tolone. Era snello, alto e sognante, con una leggera, fascinosa zoppìa alla lord Byron, tara di uno spaventoso incidente in auto dal quale era uscito quasi illeso. Fare incidenti era la sua specialità drammaturgica, un fardello da parlarne in montagna, nelle sere di resina e di stelle sbalordite. Mike piaceva alle ragazze. Specie a Viviana, figlia del geometra Attinio, villeggiante con famiglia in Val Seriana. Viviana non era la ragazza di Mike, era piuttosto Mike a essere stracotto di lei. Si baciavano con trasporto e francesismi vari, a cielo aperto: della compagnia della montagna, cuori esuli e acerbi, erano La Coppia. Però Mike amava anche la sua auto, al volante della quale capitava sempre qualcosa. Un onore e un terrore salire a bordo. Nelle sfinite sere d’estate era nostro uso scendere dagli alpeggi a una balera di fondovalle. Otto tornanti da fare in apnea, a sfioro d’abisso, con Mike preso da un’estasi incomunicabile con la fifa da farsela addosso di noi passeggeri. In discoteca si finiva spesso provocati dai valligiani, grossi come massi erratici: facevano paura solo a guardarli. Eppure Mike sapeva sempre mettersi in mezzo e trarci d’impaccio. E poi via, in macchina, tornando in quota, a rischiare allegramente il collo. Una sera la sua auto non voleva saperne di mettersi in moto e Viviana riuscì chissà come a convincere il geometra Attinio a prestarci il suo coupé. Al quinto tornante il motore ebbe un ritorno di fiamma o che diavolo, Viviana urlò, noi sbiancammo, mentre Mike aveva già accostato a mezzo burrone e soffocato le fiamme con la sua camicia. Come in sogno lo vedemmo trasfigurarsi. Fumo, resina e stelle.