Metro lilla fino a Monza, la richiesta: "Roma copra il 70% delle spesa"

Comuni e Regione compatti senza distinzione tra partiti e colori politici

Il consiglio comunale a Monza con tutti i sindaci dei comuni interessati

Il consiglio comunale a Monza con tutti i sindaci dei comuni interessati

Milano, 30 novembre 2018 - Unanime doveva essere e unanime è stata. I Comuni di Milano, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, senza distinzioni tra partiti e colori politici, inviano compatti al Governo la richiesta di finanziare il prolungamento della Metropolitana 5 fino a Monza assicurando, per l’esattezza, il 70% dell’importo complessivo. E chiedono di finanziarlo subito, con la «legge finanziaria del 2019» o con qualsivoglia «strumento di finanza pubblica» purché sia approvato, di nuovo, entro il prossimo anno. Favorevoli, quindi, anche i consiglieri del Movimento 5 Stelle.

Unanime è stato, tecnicamente, il voto del Consiglio comunale di Monza all’ordine del giorno contenente la richiesta appena esposta. Ma quella di ieri è stata una seduta straordinaria per l’assise monzese perché ospitata a Villa Reale e perché vi hanno partecipato, oltre al sindaco di Monza, Dario Allevi, anche i sindaci Giuseppe Sala (Milano), Roberto Di Stefano (Sesto), Giovanni Ghilardi (Cinisello), il presidente della Regione, Attilio Fontana, e i capigruppo di tutti i partiti di tutti i Comuni. E tutti, sia pur con qualche sfumatura diversa tra i capigruppo, sono intervenuti per sostenere la necessityà del prolungamento. Ovvio l’obiettivo: parlare ad una sola voce, mandare a Roma un messaggio unitario. Nel dettaglio, si tratta di realizzare 13 chilometri di tracciato sotterraneo scandito da 12 fermate. A quel punto la lilla, oggi ferma al capolinea di Bignami, arriverebbe a servire gli ospedali Bassini (Cinisello) e San Gerardo (Monza) ma anche il Parco Nord e la stessa Villa Reale. Senza contare l’interscambio con la M1 a Bettola. Per il prolungamento è stata stimata una spesa di 1,25 miliardi di euro e i Comuni sono pronti a mettere 350 milioni. Non un euro di più. Il resto lo si chiede al Governo. Sala è stato chiaro: «Se il Governo non parteciperà col 70% della somma complessiva, il prolungamento non si fa». Da qui si è (ri)partiti ieri a Villa Reale.

«Questo territorio ha fame di mobilità, Monza aspetta la metropolitana da 45 anni – ha scandito Allevi –. Nell’area vasta composta da Milano e dalla Brianza vivono 5,2 milioni di abitanti e si registra un Pil che è inferiore solo a quello delle aree di Londra e Parigi. È evidente che questa opera serva e chiediamo al Governo che non si perda più tempo. L’ultima fermata della M5 ora è a Roma». «Noi non stiamo solo chiedendo – sottolinea Sala –. Noi stiamo anche dicendo al Governo che siamo pronti a fare la nostra parte investendo 350 milioni di euro. E ci aspettiamo che il Governo risponda a dovere davanti alle motivazione che ci portano a sostenere questa opera e all’atteggiamento unico che stiamo avendo oggi (ieri ndr): amministrazioni diverse hanno stretto un’alleanza trasversale». Quindi Di Stefano: «Questo deve esssere l’inizio di un percorso finalizzato a dare una svolta significativa alla mobilità nel nostro territorio». «Ora o mai più», sprona Ghilardi. Pieno sostegno ai Comuni ha garantito il governatore Fontana: «La Lombardia ha bisogno di infrastrutture». Tra gli interventi dei capigruppo si segnala quello di Simone Sollazzo, pentastellato milanese, che pur esprimendo supporto per il prolungamento della M5, ha fatto capire che il ministero dei Trasporti, retto proprio da un pentastellato (Danilo Toninelli), valuterà «come» si intende costruire l’eventuale M5 bis e se sia o no prioritaria nel contesto delle altre opere chieste al Governo da altri territori.

 

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