Melegnano, oltre la crisi: "ritorno al futuro". Campus gratuito per giovani

Melegnano (Milano), 16 agosto 2022 -  Passare dall’inerzia alla consapevolezza e dalla protesta alla proposta, evitando le trappole del negazionismo e del catastofismo, ugualmente paralizzanti. È l’ambizioso obiettivo della cooperativa sociale di Melegnano che porta nel nome la sua “mission“: “Praticare il futuro“, una presenza consolidata da oltre 10 anni nel campo dell’educazione ambientale e della permacultura. Il suo progetto di scambio internazionale sotto l’egida di Erasmus Plus è destinato a giovani italiani, spagnoli e greci tra i 18 e i 25 anni. Il titolo è eloquente: “Ritorno al futuro. Trasformare la crisi in un’opportunità di cambiamento“.

La durata complessiva è di sette mesi, ma il programma culminerà in un campus residenziale gratuito di 10 giorni, dal 9 al 18 settembre, alla cascina Capuccina di Melegnano: le iscrizioni sono ancora aperte (informazioni ai numeri 3405048740 e 3357745510) . "La crisi epocale e globalizzata che l’umanità attraversa – spiegano gli organizzatori – sta generando in molti giovani un senso di paralisi, impotenza e disorientamento e la convinzione che il genere umano ha distrutto il pianeta ed è destinato all’estinzione. La perdita dei punti di riferimento abituali può però essere uno choc culturale salutare, che stimola a porsi domande radicali e a cambiare paradigmi. Da qui si può partire per immaginare e cominciare a progettare e a costruire una comunità umana fondata su principi di equità, senso del limite, consapevolezza dell’interdipendenza, responsabilità, cura e rispetto di tutti gli esseri viventi e del pianeta. È possibile superare alcuni aspetti che caratterizzano la cultura occidentale contemporanea: l’antropocentrismo, il dominio umano sulla natura e la mentalità di saccheggio delle risorse naturali, l’illusione della crescita economica infinita, del controllo onnipotente della tecnologia per piegare l’ambiente alle esigenze illimitate di una parte dell’umanità, provocando crescenti ingiustizie e disuguaglianze, che si manifestano anche con l’aumento di guerre e migrazioni. È un cambiamento “dal basso” che molte comunità e gruppi, in tutto il mondo, stanno già praticando in molti modi diversi e in cui è possibile inserirsi per ritrovare il senso di un movimento globale in grado di progettare un “altro mondo” possibile, necessario e più felice".

Ecco quindi gli obiettivi del progetto: "Riconoscere, esprimere e analizzare in profondità le emozioni suscitate dalla recente pandemia e le domande sorte dall’esperienza di quarantena. Esplorare i vari aspetti della crisi attuale nelle diverse cause e conseguenze, individuando strumenti per la ricerca, la verifica e il collegamento di informazioni affidabili. Analizzare e riflettere collettivamente sulla situazione storica che stiamo attraversando, anche attraverso giochi di simulazione e di ruolo, ed esercitarsi nel “problem posing” (farsi domande generative) e “problem solving” (trovare soluzioni inedite ai problemi), anche attraverso la progettazione e realizzazione in gruppi di progetti concreti. Ipotizzare e progettare azioni concrete, individuali e collettiv e, di trasformazione della realtà, e strumenti per misurarne nel tempo l’efficacia. Ritrovare la volontà di misurarsi con gli altri e di scoprire il proprio potenziale generativo, aumentando il senso di efficacia, di autostima e di capacità di incidere sulla realtà in modo critico e “competente” per superare la crisi e contribuire a dare all’umanità una possibilità di futuro, e di un futuro migliore, più equilibrato e felice". Il campus non propone solo approfondimento e confronto, ma anche attività creative culturali e pratiche e realizzazione di materiali multimediali.