Mdma nell’evidenziatore Preso il pusher recidivo

Porta Nuova, intercettato dai ghisa in auto un trentaseienne. Ha doppia cittadinanza, già a marzo era stato preso coi “cristalli”

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di Nicola Palma

Ore 12.15 di mercoledì, siamo in via Cartesio angolo via Galilei, a due passi dallo skyline di Porta Nuova. Alcuni passanti richiamano l’attenzione di due vigili in pattuglia: indicano un uomo accasciato sul volante di una Mercedes Classe B, ferma sulle strisce blu. Gli agenti si avvicinano, ma appena li vede l’uomo si rianima e inizia la manovra per uscire dal parcheggio e allontanarsi. È l’inizio della storia che si concluderà dopo qualche minuto con l’arresto per spaccio dell’automobilista: in manette finisce il trentaseienne John Daniel Faneca, con doppia cittadinanza americana e portoghese, già arrestato nove mesi fa per lo stesso motivo dalla Stradale di Como.

I ghisa del Comando decentrato 9 si insospettiscono subito perché il conducente pronuncia frasi senza senso, ha gli occhi rossi e tracce biancastre sulle labbra. Scatta il controllo nell’abitacolo della Mercedes: la droga è nascosta in due scatolette di caramelle e in due evidenziatori modificati proprio per contenere polvere e cristalli. Gli esami allo spettrofotometro rimandano un risultato chiaro: un mix di sostanze sintetiche per un totale di 47,37 grammi tra Dmt, Mdma e mefodrone.

Nel corso della perquisizione, gli investigatori sequestrano anche pipe di vetro, bustine per confezionare lo stupefacente, due bilancini di precisione per pesarlo e 1.095 euro in banconote di vario taglio. Altri quattro grammi tra cristalli bianchi e pastiglie rosa vengono trovati nell’appartamento dove Faneca vive in affitto, in zona Porta Venezia. Così, d’intesa con il pm di turno Gianluca Prisco, viene disposto l’arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio, con direttissima il giorno dopo. Non è la prima volta per il trentaseienne nativo di New York, che la sera dello scorso 23 marzo era stato intercettato dalla polizia nell’area di servizio Lario Ovest di Cadorago, lungo l’autostrada A9: in quell’occasione, gli erano stati sequestrati 103 grammi di anfetamine, 10 di mefredone e 1,20 di ketamina, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e 1.900 euro. Accusato di detenzione di droga e resistenza a pubblico ufficiale, ha patteggiato due anni e 10 mesi di reclusione. Ora ci è ricascato.

"Questa operazione è l’ennesima dimostrazione di quanto siano preparati e professionali i ghisa milanesi – commenta il segretario del Sulpm Daniele Vincini –. Siamo la vera polizia di prossimità della città e svolgiamo sempre di più compiti che vanno ben oltre la gestione del traffico e le sanzioni per violazioni al Codice della strada". Dichiarazioni che fanno da premessa per rilanciare uno dei cavalli di battaglia del sindacato: la riforma della polizia locale, con equiparazione dei vigili alle altre forze di polizia. Un’apertura è arrivata due giorni fa dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a valle dell’incontro al Viminale con il sindaco Giuseppe Sala e con i primi cittadini di Roma e Napoli Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi. "Mi auguro che questa promessa si trasformi in realtà", chiosa Vincini.

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