di Marianna Vazzana Il giro a tutto gas attorno al caseggiato. L’acceleratore premuto in mezzo al cortile, a macchina ferma. La richiesta di "smettere". Pare essere cominciata così, come si vede anche in un filmato girato con il telefonino da una finestra, la maxi rissa ai piedi dei caseggiati Aler di via Bolla, nel “buco nero“ del quartiere Gallaratese ad alto tasso di abusivismo, quasi totale nella stecca dei civici 38, 40 e 42, la più problematica, dove è quasi completa l’operazione-trasloco di tutti gli inquilini regolari (sono rimaste meno di 10 famiglie) in vista della riqualificazione, ancora da capire se con abbattimento totale o parziale e successiva ricostruzione. Nel frattempo, l’80% degli appartamenti (dei 156 racchiusi tra il 38 e il 42) è occupato: ogni volta che una casa si libera, arrivano nuovi inquilini senza titolo. "Ci sono persino famiglie di abusivi che hanno unito più appartamenti sfitti, bucando le pareti". "Ormai quelle palazzine sono un campo rom in muratura, un fortino", protestano gli abitanti regolari. "Viviamo in un inferno", dice chi risiede ai civici 40 e 42 (al 38 non c’è più nemmeno un inquilino con contratto) ed è in attesa del trasferimento in altri alloggi. Esasperati pure i vicini della stecca adiacente, sempre Aler, racchiusa tra i civici 26 e 36 (con 88 alloggi). "Ormai non viviamo più. Prima o poi, ci scapperà il morto", sottolineavano ieri mattina le persone radunate in cortile. A pochi passi, i segni della rissa di qualche ora prima: in primis, il parabrezza di una Bmw sfondato a colpi di spranga. L’apice della tensione si è raggiunto venerdì alle 21.20 ma da giorni andavano avanti gli screzi, tanto che polizia e carabinieri erano già intervenuti per sedare liti. "Chiama la polizia, chiama la polizia", si sente dire da una voce fuori campo nel ...
© Riproduzione riservata