Come risparmiare acqua in poche semplici mosse. Lo insegna il decalogo anti-spreco di Cap, gestore del servizio idrico nell’hinterland, provincia "sciupona" secondo i dati sul consumo. La media nel Milanese è di 206,41 litri pro capite al giorno (report Utilitalia). Più bassa della media nazionale di 215 litri, ma decisamente più alta della media europea di 125. Una tendenza che non cala neppure in questo momento così difficile. "Stiamo affrontando la crisi climatica più grave degli ultimi 70 anni", sottolinea l’azienda nelle premesse. Vaprio rilancia le regole d’oro, "un invito a tutti a riflettere per usare in modo responsabile la preziosa risorsa". E anche se in zona non ci sono rubinetti asciutti, non è un buon motivo per non cambiare abitudini sbagliate, perché "serve l’impegno di tutti".
Per invertire la rotta, si può cominciare mettendo frangigetto ai rubinetti (grazie all’aria che aggiungono tagliano i consumi di 6-8mila litri ogni anno) e tenerli in esercizio perfetto: se ci sono perdite, vanno riparate. Meglio usare gli scarichi a pulsanti per il water che regolano il flusso, sì alla doccia no al bagno: la riduzione è di un terzo. Lavarsi i denti e far la barba a secco, usare lavastoviglie e lavatrice evitando di pulire piatti e panni a mano (in questo caso lo sperpero è assicurato). Cattive notizie anche per chi ama l’auto scintillante: "Meglio lavarla solo quando è strettamente necessario e non con il tubo dell’acqua, ma con il secchio". Meglio anche innaffiare piante o giardini solo di sera per rallentare l’evaporazione, recuperare l’acqua piovana per bagnare fiori e prato. Ultimo consiglio: non riempire piscine e vasche all’aperto.
Il 51% dei consumi sono assorbiti proprio dall’irrigazione, il 21% dagli usi industriali, il 20% da quelli civili, per la produzione di energia se ne va il 5%, per la zootecnia il 3%. Mentre le fonti di approvvigionamento sul territorio provengono da acque sotterranee per l’83,4%, per il 15,6% da laghi e invasi artificiali e per lo 0,1% da acque marine o salmastre. "È innegabile che ciascuno di noi possa offrire alla causa il proprio contributo – sottolinea il Comune -. Il prontuario serve proprio a questo. L’abbiamo rilanciato per convincere anche i più recalcitranti. Le regole devono valere anche al di là di questo periodo così particolare".