L’eroina resta l’oppiaceo più consumato. "Sempre più puro e meno caro"

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Basta pronunciare la parola eroina per vedere materializzarsi nella mente i “fantasmi“ a caccia di dosi. Vengono in mente Rogoredo e l’ex boschetto di via Sant’Arialdo, che è tornato a essere un luogo di ritrovo per residenti, runner e ciclisti. E il viavai di pusher e tossici si è spostato in altre zone. L’eroina, stando alla relazione europea sulla droga del 2022, resta l’oppiaceo più consumato in Europa (secondo i dati raccolti e analizzati dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze). E c’è un dato preoccupante: la purezza è in aumento, mentre si abbassa il prezzo. Tradotto: sostanza più potente e potenzialmente alla portata di più persone. Nel report si rileva che la purezza media dell’eroina al dettaglio oscillava tra il 13% e il 55% nel 2020, con una purezza media compresa tra il 17% e il 26% per metà dei Paesi. Le tendenze indicizzate indicano che la purezza media dell’eroina è aumentata del 9% tra il 2010 e il 2020, mentre il suo prezzo è diminuito dell’8%.

"Qualsiasi interruzione del traffico durante la pandemia si è rivelata di breve durata e i dati preliminari per il 2021 mostrano che i sequestri di eroina sono tornati ai livelli pre-Covid. Non solo, "i Paesi che hanno segnalato una carenza, tuttavia, hanno anche osservato il consumo di sostanze sostitutive, tra cui metadone, stimolanti e benzodiazepine". Crescente preoccupazione anche per il ruolo svolto "dagli oppiacei sintetici". In particolare, "i derivati del fentanil".

M.V.

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