L’enoturismo chiave di volta del vitivinicolo

Emanuele

Bottiroli

impresa tecnologica Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana insieme per un evento formativo a beneficio dei soci del Consorzio sul tema dell’enoturismo e delle vendite diretta in cantina. Titolo della giornata di formazione, svoltasi ieri, è stato: "Come incrementare le vendite dirette e ottimizzare l’attività enoturistica". Obiettivo insegnare a dare risposte concrete alle opportunità legate all’enoturismo e alle vendite dirette, ma anche come esse possano decollare sfruttando la tecnologia e l’innovazione digitale per il settore. "Le cantine Italiane hanno un altissimo potenziale da esprimere - sottolinea Filippo Galanti, Co-Founder & Chief Business Officer dell’impresa tecnologica Divinea – e la Maremma Toscana è un luogo con un immenso patrimonio vitivinicolo, naturalistico, storico e culturale. Tuttavia, molte cantine non sanno ancora come sfruttare al meglio queste risorse a disposizione per ottenere maggiori risultati di vendita e ingaggio del cliente finale. Siamo entusiasti di questa opportunità formativa che è nata tra noi e il Consorzio, che tutela una Denominazione prodotta su un territorio che è un vero gioiello per l’enoturismo italiano". Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della Doc, oggi conta 443 aziende associate e ha raggiunto i 7 milioni di bottiglie prodotte all’anno. La Doc Maremma Toscana è al terzo posto per superficie vitata rivendicata tra le Dop toscane, dietro soltanto al Chianti e al Chianti Classico e vede impegnati nella produzione dei suoi vini tanti viticoltori locali piccoli e medi a fianco dei più blasonati nomi del panorama vitivinicolo nazionale. È evidente come in questo avvio 2023 l’enoturismo si candidi a diventare sempre più un caposaldo della performance delle aziende vitivinicole italiane, specie di quelle medio-piccole che hanno bisogno di un rapporto diretto e virtuoso con la clientela.