Lello Liguori, morto il re delle notti milanesi. Ebbe un ruolo anche nel caso Moro

Addio a 87 anni allo storico gestore di Covo di Nord Est e Studio 54. Le sue notti tra Craxi e Turatello

Lello Liguori, gestore del Covo di Nord Est a Santa Margherita e dello Studio 54

Lello Liguori, gestore del Covo di Nord Est a Santa Margherita e dello Studio 54

Milano - Per decenni fu il re delle notti milanesi e non solo. Storico gestore del Covo di Nord Est a Santa Margherita Ligure, ma anche proprietario dello Studio 54 in città e di altri locali celebri di mezza Italia. Si è spento a 87 anni Lello Liguori, che ha trascorso l’ultimo periodo della sua vita in una rsa milanese. Quattro mogli e undici figli, negli anni del Covo entrò in contatto con gli artisti più celebri, da Mina a Frank Sinatra. Ingaggiò anche Beppe Grillo. "Ricordo gli spettacoli in cui esigeva di essere pagato in nero" raccontò tempo fa Liguori in un’intervista a proposito del comico ligure divenuto capopartito.

"Grillo prendeva 70 milioni di lire, io ne versavo dieci al suo impresario con un assegno e altri sessanta a lui senza fattura". Il ricordo di Sinatra era decisamente più luccicante."Venne al Covo e fece costruire un gabbiotto in alto come camerino. Era in compagnia di Roger Moore e dormivano a Montecarlo. Fu una serata strepitosa vendetti i biglietti a cinquecento mila lire". Anni, quelli che lo avevano visto protagonista delle notti milanesi, che Liguori aveva raccontato di recente anche in una serie tivù trasmessa da Sky.

Da sempre vicino ai socialisti e amico personale di Bettino Craxi, ma anche ben introdotto negli ambienti della mala legati a Francis Turatello, il re dei night ebbe un ruolo persino nella via milanese alla possibile trattativa per la liberazione di Aldo Moro. Come lui stesso ricordò qualche anno fa davanti all’ultima commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro, Liguori venne incaricato da Craxi di recarsi al carcere di Cuneo, in quelle settimane, proprio per contattare sia Turatello, che lui aveva conosciuto nell’ambiente dei night, sia Renato Curcio, il fondatore delle Br - entrambi in quel periodo detenuti nella struttura piemontese - che Liguori doveva avvicinare perché passava per uno un po’ di sinistra, con una figlia che frequentava il centro sociale Leoncavallo e varie interviste rilasciate all’emittente della sinistra milanese Radio Popolare.

Spedizione fallita. Turatello - ricordò Liguori - a proposito di dove si trovasse il covo romano nel quale i brigatisti stavano tenendo prigioniero lo statista dc, si limitò a suggerirgli di contattare per un aiuto quelli della banda della Magliana. Curcio addirittura lo liquidò con uno sbrigativo "tanto lo so che non sei dei nostri...".

 

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