MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Laura Morelli come Forrest Gump: in bici da Milano all’Ucraina. E chi vorrà potrà unirsi

“La More”, 62 anni, è artista e docente. Partirà il 7 maggio da piazza Duomo e percorrerà 2.100 chilometri in 21 tappe per la pace

Laura Morelli con la sua mountain bike pronta per l’impresa

Milano – Ha 62 anni, una mountain bike Scott del 2000 e il desiderio di portare il suo messaggio di pace fino in Ucraina. In bicicletta. Affrontando 2.100 chilometri. "Mi sento una Forrest Gump dei nostri tempi, in sella. Una ‘signora’ che macina chilometri pedalando in giro per il mondo contro ogni pregiudizio". Tutto è pronto per l’impresa di Laura Morelli, in arte “La More”, che la mattina del 7 maggio partirà da piazza Duomo alla volta di Leopoli. Un viaggio in solitaria ma toccando 21 tappe in cui incontrerà persone e arricchirà il suo bagaglio leggerissimo ("avrò solo l’essenziale"). "E se qualcuno vorrà unirsi, anche solo per un breve tratto, sarà il benvenuto". Proprio come nel film di Forrest Gump. Per seguirla a distanza ed eventualmente raggiungerla basterà collegarsi ai suoi canali social “Lamore Ukr”. L’intenzione è anche quella di filmare momenti del viaggio con una GoPro, per poi realizzare un film.

"Il mio viaggio per la pace comincerà nella giornata mondiale della risata e mi auguro che sia di buon auspicio contro la guerra", dice la donna, milanese, ciclista da 10 anni, laureata in iconografia al Dams di Bologna e docente all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. "Durante la pandemia sono stata anche rider e questo mi ha consentito di guardare la città da un altro punto di vista", sottolinea. "Da quando ho scelto la bicicletta come mezzo di trasporto privilegiato, la mia vita è cambiata in meglio". E in sella ha già vissuto tante avventure percorrendo migliaia di chilometri. Per esempio "ho attraversato la via Francigena in bici. L’estate scorsa sono arrivata fino in Danimarca". L’idea di raggiungere l’Ucraina ha preso forma fin dallo scoppio della guerra ma per motivi lavorativi finora aveva dovuto accantonarla.

"Però ci ho sempre creduto. Il viaggio in Danimarca è stato un allenamento per questa grande impresa. Ho capito che stavo facendo la cosa giusta: mentre ero in Germania, all’improvviso mi è volata sulla mano una piuma bianca. Come in Forrest Gump". Poi, "approdata per caso nella città del pifferaio magico, Hamelin, mi sono ritrovata a pranzare con alcune persone tra cui una docente universitaria di Mosca e una coppia di ucraini, dell’organizzazione nazionale degli scout dell’Ucraina (Nosu)", che sono diventati sostenitori della sua iniziativa insieme ad altre persone aggiuntesi man mano, come Alberto Fiorin, viaggiatore in bicicletta, di Ediciclo editore, che ha realizzato l’itinerario con le 21 tappe: Bergamo, Brescia, Verona, Padova, Venezia e Treviso, Pordenone, Udine, Tarvisio; poi cinque tappe in Austria, tre in Repubblica Ceca, quattro in Polonia e l’ultima in Ucraina. Ventuno anche gli incontri, uno per ogni luogo. "A Brescia sarò ospite di Active Leonessa, che promuove lo sport per i disabili. Loro stessi mi regaleranno le scarpe e io arriverò in Ucraina con ‘i loro piedi’". Tra le tante realtà che promuovono l’impresa, pure Ads team polizia Milano.

Nello zaino “La More” avrà pure un libro scritto in ucraino, "da portare ai piccoli che trascorrono le ore nei rifugi durante i bombardamenti". Non un oggetto qualsiasi. Nei mesi scorsi, una rete di realtà milanesi ha lanciato l’iniziativa “Un libro per Leopoli” raccogliendo decine di volumi poi trasportati in Ucraina. "Ma uno è stato dimenticato: lo farò arrivare io a destinazione. Sarà parte del mio messaggio di pace".