Quando il medico si è rivolto al paziente suggerendo di portarlo con l’ambulanza al pronto soccorso per accertamenti, l’uomo si è alterato, scagliandosi contro il personale sanitario e contro i carabinieri intervenuti. È successo sabato pomeriggio a Cesano. I carabinieri della Stazione di Buccinasco e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Corsico sono intervenuti in via Pasubio, in seguito alla segnalazione da parte dei soccorritori giunti sul posto poco prima. La centrale operativa del 118 ha risposto alla chiamata di aiuto da parte del coinquilino di un 40enne, italiano, che era preoccupato perché l’amico non stava bene ed era in stato alterato.
Ma appena l’uomo ha visto i soccorritori giunti per lui con l’ambulanza e l’automedica, si è ulteriormente agitato e ha iniziato a urlare, opponendosi alle cure sanitarie. Improvvisamente, ha afferrato il televisore che aveva in casa e l’ha lanciato contro il medico presente. Poi, appena arrivati i carabinieri, se l’è presa anche con loro: ha iniziato a tirare pugni in testa a un militare della Stazione di Buccinasco, mentre altri carabinieri cercavano di bloccarlo. Ma la furia del 40enne, non si sa se in stato di alterazione psicofisica dovuta ad alcol o uso di droghe, era così violenta che uno dei militari ha dovuto utilizzare il taser in dotazione, puntando alla gamba sinistra dell’uomo. È stato subito soccorso dai sanitari e non ha riportato lesioni.
Appurato lo stato di salute, è stato quindi arrestato e dovrà rispondere delle accuse per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il militare colpito dal 40enne è stato portato, in condizioni in un primo momento serie, all’ospedale San Carlo per accertamenti. Per fortuna, il carabiniere è stato dimesso con una prognosi di circa una settimana. Sull’episodio sono intervenuti, attraverso una nota stampa, Gianluca Giuliano, segretario nazionale Ugl Salute, e Diego Bollani, segretario regionale Ugl Salute Lombardia: "Atti gravissimi e intollerabili – hanno espresso i sindacalisti –, esprimiamo la massima solidarietà verso gli operatori coinvolti, rivolgendo l’ennesimo appello alle istituzioni, affinché situazioni del genere da vero e proprio far west debbano essere affrontate necessariamente con tolleranza zero. La sicurezza dei nostri operatori, in qualsiasi contesto prestino assistenza ai cittadini, deve essere garantita ed è una battaglia di civiltà".