Accanto a sé, su un piedistallo, il prototipo in miniatura dell’aereo. Sullo sfondo un’immagine in bianco e nero, è la foto scattata nel 1911 quando Ernest Solvay nelle sale dell’hotel Metropole di Bruxelles, convocò la prima conferenza internazionale di fisica al mondo. C’erano i più importanti scienziati del tempo, tra cui Einstein e Madame Curie. "Lì a sinistra c’è anche mio nonno, Auguste Piccard, lui era stato il primo astronauta a bordo di un pallone con cabina stagna di sua invenzione, a volare nella stratosfera", racconta Bertrand Piccard. Un sogno folle negli anni Trenta.
Come folle è Climate Impulse, il primo volo non-stop intorno al mondo su un aereo alimentato a idrogeno verde previsto nel 2028 che Bertrand sta preparando. Esploratore svizzero e pioniere del green tech nel 2016 aveva fatto parlare di sé con un’impresa grandiosa: il primo giro del mondo a bordo di un aereo fotovoltaico. In questa nuova avventura, Piccard è accompagnato dall’ingegnere e pilota Raphaël Dinelli e dalla società scientifica Syensqo come principale partner tecnologico. È qui, nella sede di Bollate, che l’aviatore ha presentato il suo progetto. "In questo mondo pieno di eco-ansia, dobbiamo ripristinare la speranza e stimolare l’azione dimostrando soluzioni dirompenti che portino a un progresso sostenibile - racconta - più che volare intorno al mondo con un aereo a idrogeno, Climate Impulse esplorerà nuovi modi di pensare e agire per promuovere una migliore qualità della vita. Un passo in avanti tecnologico che dimostrerà come l’idrogeno verde possa effettivamente risolvere molte tra le maggiori criticità del mondo contemporaneo, in questo caso quelle relative alle emissioni prodotte dal settore dell’aviazione".
Nel centro ricerche e nei laboratori della Syensqo dove quotidianamente, sulla scia degli insegnamenti scientifici di Ernest Solvay, si sviluppano soluzioni innovative per migliorare il nostro modo di vivere, si lavora per realizzare il sogno di Piccard. I materiali compisiti, le pellicole e gli adesivi di Syensqo saranno cruciali per la realizzazione della struttura dell’aereo a idrogeno, dalla fusoliera ai serbatoi ad idrogeno perché garantiranno leggerezza, insieme a proprietà meccaniche e termiche. Per quanto riguarda le celle a combustibile alimentate dall’idrogeno verde, i materiali ad alte prestazioni di Syensqo saranno elementi chiave per conferire un’eccezionale densità di potenza ed efficienza, oltre ad un design più compatto dell’aereo.
"Climate Impulse - ha commentato Marco Apostolo, Country Manager di Syensqo Italia - è una grande avventura umana, scientifica ed ecologica e aiuta a dimostrare, grazie al contributo e allo spirito pionieristico delle nostre oltre 13.200 persone nel mondo, la potenza delle innovazioni sostenibili che porteranno alla neutralità carbonica e faranno avanzare l’intera umanità". I lavori sono già iniziati. Negli ultimi due anni Climate Impulse ha raccolto i contributi di Airbus, Daher, Capgemini su ricerca, progettazione e sviluppo e oggi, sotto la direzione di Dinell, è iniziata la fase costruttiva che durerà due anni. E dopo altri due anni di test, lo speciale aereo a idrogeno spiccherà il volo attorno all’Equatore.
"Il progetto ha davanti a sé diverse sfide, alcune più semplici, altre decisamente più complesse come la capacità di mantenere l’idrogeno liquido a -253°C durante circa nove giorni di volo conclude l’aviatore svizzero -, ma quando sono entrato nei laboratori e nello show room della Syensqo ho visto soluzioni che davvero possono cambiare il mondo. E io lo voglio fare in modo spettacolare con questo volo a bordo di un aereo alimentato ad idrogeno verde, mio nonno mi ha insegnato a non avere limiti, l’esplorazione non si deve fermare".