La coltellata mortale Colpito dietro l’orecchio durante un litigio Algerino perde la vita

Moundhar Gouasmia, di 29 anni, era a terra in via Moretto da Brescia. Fermato per omicidio un marocchino di 44 anni. Arma trovata a casa sua

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di Marianna Vazzana

Una coltellata. Una soltanto è bastata a togliere la vita al ventinovenne algerino Moundhar Gouasmia, incensurato, colpito dietro l’orecchio nel pieno di una lite scoppiata tra lui e il suo assassino giovedì alle 23.40 in un alloggio Aler di via Moretto da Brescia in zona Città Studi. Il ferito, grondante di sangue, è scappato in strada cercando aiuto fino ad accasciarsi sul marciapiede all’angolo con viale Romagna dove è stato notato e soccorso. Ma inutile è stata la corsa in ospedale: l’uomo è morto poco dopo al Fatebenefratelli. Mentre il presunto killer, marocchino di 44 anni con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, si è consegnato ai carabinieri della Compagnia Porta Monforte e del Nucleo Radiomobile subito intervenuti in viale Romagna insieme al pm di turno Monia Di Marco. In mattinata è scattato il fermo per omicidio ed è stato accompagnato a San Vittore. In casa sua è stata poi trovata anche l’arma del delitto: un coltello da cucina.

I carabinieri hanno seguito la scia di sangue sul marciapiede; dal ferito fino al caseggiato da cui il marocchino è uscito spontaneamente vedendo le divise in strada. Ancora da capire cosa abbia fatto scattare l’aggressione nell’alloggio popolare che era regolarmente occupato dal quarantaquattrenne e quale fosse il legame tra i due uomini. In base a quanto emerso finora, i due si conoscevano e la vittima aveva frequentato altre volte qualla casa. Giovedì poco prima di mezzanotte i due hanno litigato finché il marocchino avrebbe impugnato un coltello colpendo l’algerino: lama affondata in profondità. Urla che hanno richiamato l’attenzione dei vicini. E l’algerino è scappato cercando la salvezza oltre il portone mentre già perdeva moltissimo sangue. Era a terra all’angolo con viale Romagna quando è arrivata la richiesta di aiuto, quindi sono intervenuti i soccorritori del 118 che lo hanno accompagnato al pronto soccorso. Ma le sue condizioni erano già critiche e i medici non sono riusciti a salvargli la vita. Intanto, in strada sono andati avanti per ore i rilievi della Sezione Investigazioni scientifiche del Comando provinciale. Le indagini proseguono.

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