MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Il restyling dello stadio di San Siro. Sala: "Il Milan si fidi di Webuild. Noi pronti a dare garanzie ai club"

Il vertice in Comune con le due società non è stato ancora fissato, ma il sindaco vede dei passi avanti: "È possibile fare i lavori senza far traslocare le squadre. C’è un interesse vero su questa opzione" .

Il restyling dello stadio di San Siro. Sala: "Il Milan si fidi di Webuild. Noi pronti a dare garanzie ai club"

Il restyling dello stadio di San Siro. Sala: "Il Milan si fidi di Webuild. Noi pronti a dare garanzie ai club"

Il tanto atteso vertice tra Comune, da una parte, e Milan e Inter, dall’altra, non è stato ancora fissato, ma il sindaco Giuseppe Sala vede qualche passo avanti sull’ipotesi di restyling dello stadio di San Siro, dopo la lettera di giovedì scorso di Webuild e la ripartenza del dialogo tra i due club: "Mi pare che ci sia finalmente un interesse vero sull’ipotesi di ristrutturazione del Meazza, interesse che è l’unica cosa che io chiedo. Il principio è sempre lo stesso. Se si può ristrutturare senza chiudere lo stadio e far andare a giocare altrove le squadre, io chiedo che questa ipotesi venga considerata. Se non si può fare, capisco le ragioni dei club (a volere realizzare un nuovo stadio in un’altra area, ndr)".

Parole che il primo cittadino pronuncia a margine di un appuntamento mattutino in Prefettura. Certo, le opzioni sul futuro del Meazza restano ancora tutte sul tavolo, anche perché il Milan sta andando avanti sull’iter amministrativo per costruire un nuovo stadio a San Donato Milanese (giovedì è in programma un Consiglio comunale sul tema) e l’Inter ribadisce il suo interesse per un’area a Rozzano di proprietà dei Cabassi, che potrebbero rinnovare oltre la scadenza di aprile l’opzione sul terreno a favore dei nerazzurri.

Domenica sera, prima di Monza-Milan, il presidente rossonero Paolo Scaroni, commentando la lettera di Webuild, affermava che "quella missiva non mi rassicura molto, perché è piena di “se’’, di “ma“ e di analisi da approfondire". Ed ecco la replica di Sala: "Non è che quello che dice Webuild è sacro, ma è la più grande società italiana di costruzioni, conosce bene Milano, ha realizzato le ultime linee della metropolitana. Fossi in Scaroni, se Webuild mi dice che si può fare, tenderei a fidarmi. Non sono dei teorici, loro fanno i lavori. So che quelli di Webuild hanno già fatto una visita a San Siro, dunque è importante quella che la società ha detto e dirà". Non solo. Scaroni ha fatto anche un passo in avanti nel ragionamento appena riportato, aggiungendo che "noi siamo pronti a prendere in considerazione un restyling di San Siro solo se c’è qualcuno che ci garantisce in modo formale il fatto che potremmo continuare a giocare lì durante i lavori. Se non avremo questa garanzia formale, andremo avanti su San Donato".

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: chi dovrà dare questa garanzia al Milan ed eventualmente, all’Inter per far sposare ai club il progetto di restyling? Webuild? Il Comune? "Se Webuild mi dice che la ristrutturazione si può fare senza far andare a giocare altrove le squadre – risponde il sindaco – è chiaro che poi la garanzia la diamo con verifiche degli uffici. Ci mancherebbe altro. Nessuno vuol mettere nulla a rischio. Ma noi siamo pronti a collaborare con i club".