Il report d’esordio è arrivato ai tassisti del 6969 ieri a metà mattinata: "Iniziano a entrare le prime corse partner: tra le varie tratte, registriamo nella prima giornata di avvio destinazioni come Orio al Serio, Malpensa, Induno e altre fuori regione". Poi la precisazione: "Ovviamente sono tutte corse che prima dell’accordo avrebbero fatto gli ncc". Quindi l’avvertenza: "Invitiamo i colleghi che dovessero riscontrare anomalie con il confronto dei prezzi tra taxi e ncc a segnalarcelo". Cronache dai primissimi passi dell’intesa tra Uber e il consorzio ItTaxi, rappresentato a Milano dal radiotaxi 6969.
Intanto, però, alcune foto circolate nel tardo pomeriggio sulle chat dei tassisti lasciano ipotizzare che la base stia preparando una protesta, o quantomeno una campagna di sensibilizzazione per spingere i colleghi rimasti nel 6969 a scegliere altri radiotaxi. L’idea, stando a quanto risulta al Giorno, è quella di avviare già da oggi la distribuzione di volantini e adesivi nei posteggi più rappresentativi, Centrale e Linate in testa: "Cari colleghi, abbandonate il 6969, Free Now e Uber". Oltre ai due attori protagonisti dell’accordo appena entrato nel vivo, viene citato un altro player del trasporto pubblico non di linea: vale a dire Free Now, la società controllata da una joint venture di Daimler e Bmw di recente multata per 400mila euro dall’Antitrust a causa dell’introduzione di una maggiorazione di 80 centesimi, bollata come "pratica commerciale scorretta", sulle corse pagate via app dai clienti.
N.P.
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