Il Pd contro Regione e Aler "Finti sconti sulle spese e par condicio violata"

"Fake news su Aler". È questa l’accusa mossa da Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd, contro Attilio Fontana e la Regione. Il riferimento è triplice. Primo motivo di contestazione è "la lettera inviata agli inquilini delle case popolari tra gennaio e febbraio, in piena campagna elettorale, in violazione della par condicio, insieme ai consueti bollettini per il pagamento di affitto e spese, firmata sia dal presidente dell’ente che dallo stesso Fontana". "Nella lettera – spiega sempre la Rozza – i due sottoscrittori affermano che grazie alla collaborazione della Regione, Aler applicherà una riduzione alla voce “riscaldamento” per “contenere il più possibile l’aumento dei costi”. La frase finale è: “sperando che l’iniziativa possa essere apprezzata, soprattutto in questo delicato momento.” Una lettera analoga è stata inviata sicuramente da Aler Varese, Como, Monza e Brianza e Busto Arsizio e da Aler Bergamo, con una dicitura più vaga". "Il peggio è che viene sì garantito agli inquilini un taglio della quota per il riscaldamento, che nel frattempo è schizzato in alto per gli aumenti dei costi energetici, ma contestualmente viene cancellato lo sconto sul canone eo sui servizi. Il risultato è che il bollettino mensile non si riduce, anzi cresce". Non è finita. "Il secondo caso è il bollettino di Aler Milano, datato 5 dicembre ma diffuso a tutti gli inquilini sempre durante il mese di dicembre e di gennaio. Qui le pagine 3 e 4 di un bollettino di 8 sono riservati a due interventi del presidente della Regione Attilio Fontana e dell’assessore alla Casa Alan Rizzi, candidato al Consiglio regionale con la Lega. A pagina 5, campeggia una foto dell’assessore Romano La Russa, di Fratelli d’Italia. Tutto in violazione della legge sulla Par Condicio. Il terzo caso – conclude la consigliera – è Tele Aler, il canale Youtube di Aler. Qui il 24 gennaio, in piena par condicio, si bacchetta il Comune, reo di aver obbligato Aler e Regione a ricollocare gli abusivi sgomberati da via Bolla. Un’affermazione che getta discredito su Comune e Prefettura".

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