I vertici della giustizia milanese davanti al Csm Lumi sulla ritardata consegna del telefono

Migration

Il procuratore facente funzione di Milano Riccardo Targetti e la procuratrice generale Francesca Nanni sono stati convocati per audizioni di fronte al Csm in relazione al caso della consegna, richiesta per tre volte dalla Procura di Brescia ai colleghi milanesi dal dicembre scorso in poi, di una copia integrale del telefono dell’ex manager Eni Vincenzo Armanna. Cellulare che, infine, è stato dato nelle scorse settimane ai pm bresciani, che lo chiedevano per accertamenti nell’inchiesta che vede indagati per rifiuto d’atti d’ufficio l’aggiunto milanese Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro (ora alla Procura europea) per un presunto mancato deposito di prove, tra cui chat di Armanna, utili alla difesa nel processo Eni-ShellNigeria. È uno dei filoni aperti dalla Procura bresciana sullo scontro tra toghe milanesi scaturito dai casi Eni e “verbali Amara“.

Targetti, stando a quanto era emerso, si sarebbe mosso per favorire la consegna del telefono, mentre l’aggiunto Laura Pedio, anche lei indagata a Brescia e titolare delle indagini sul ‘falso complotto Enì nelle quali era stato sequestrato il cellulare, non avrebbe firmato la lettera di trasmissione del dispositivo. E la pg Nanni di fronte allo stallo sul caso del cellulare avrebbe detto di essere pronta ad intervenire, avendo la Procura generale un ruolo di controllo e coordinamento.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro