
di Diego Vincenti
Into the Wild. Che con il Giardino delle Esperidi è un po’ quella la sensazione. Di ritrovarsi immersi nelle terre selvagge. Per così dire, s’intende. Che siamo pur sempre sulle paciose colline di Monte Brianza, dove la sera se allunghi lo sguardo nel freschino, intravedi il profilo di Milano. Ma il rapporto fra arte e natura è chiaramente l’energia vitale di Campsirago e di tutto l’orizzonte di residenze e di progettualità culturale che ormai da anni caratterizza questo paesino riscoperto già dagli hippy negli Anni Sessanta. E ora divenuto meta abituale per gli appassionati di teatro. Almeno ad inizio estate. Tanto che il festival arriva alla sua diciassettesima edizione, segno di una storicità solidissima, costruita su lavoro e qualità.
Non facile. Specie di questi tempi. Nell’antico palazzo che ospita Campsirago Residenza (in una frazione di Colle Brianza) si è pure ripartiti con i cantieri, questa volta per ristrutturare l’altra ala che finora era stata lasciata al suo destino. Intanto però inizia il festival. Quest’anno ancor più ispirato alla natura e agli ultimi sviluppi della performing art in rapporto col paesaggio. Da oggi a domenica 4 luglio nei comuni di Colle Brianza, Ello e Olgiate Molgora, venticinque titoli e quattro prime nazionali, per nove giorni di spettacoli. "Esperidi 21 si interroga sulle direzioni che sta prendendo il mondo e propone delle ipotesi alternative – spiega Michele Losi, direttore artistico –, percorrendo quelle strade che a noi sembrano sostenibili, inclusive, cariche di bellezza".
Proprio Losi firma la regia (insieme ad Anna Fascendini e Giulietta de Bernardi) di "Amleto, una questione personale" (foto), nuova produzione di Campsirago, venerdì 25 al debutto nazionale. Con gli spettatori a inseguire sogni e incubi del Principe di Danimarca. Accompagnati per mano da una dozzina d’interpreti. Sabato 26 tocca a "Ladies Bodies Show" di Qui e Ora per la regia di Matteo Maffesanti e Silvia Gribaudi, che prosegue così la sua riflessione sul corpo e gli stereotipi. Speriamo solo non combaci con la partita dell’Italia. Sempre di Qui e Ora "Saga Salsa Noir", secondo capitolo di un progetto in bilico fra teatro e cucina, qui con il prezioso supporto di Giulia Gallo e Giovanni Guerrieri dei Sacchi di Sabbia. Orizzonte internazionale per "Robot" di Unia Teatr Niemozliwy con il burattinaio David Zuazola. Riflessione su questi tempi malandati. Grazie a creazioni originali e materiali di riciclo. E poi ancora Collettivo Wundertruppe, i Cada Die Teatro, Marco Cacciola in "Farsi silenzio", VicoQuartoMazzini con "Livore". Oltre a spettacoli per bambini, appuntamenti musicali e qualche immancabile talk.