Gianfranco Stevanin, il serial killer chiede permessi premio. Violentò e uccise sei donne

Bollate, su richiesta del “mostro di Terrazzo” il legale inoltra l’istanza al Tribunale di Sorveglianza. La perizia chiesta allo psichiatra Alessandro Meluzzi

Gianfranco Stevanin, il "mostro di Terrazzo", colpevole di sette omicidi

Gianfranco Stevanin, il "mostro di Terrazzo", colpevole di sette omicidi

Bollate (Milano) – I legali di Gianfranco Stevanin, il «mostro di Terrazzo» condannato all'ergastolo per violenza sessuale, l'omicidio e l'occultamento di almeno sette donne, hanno chiesto allo psichiatra Alessandro Meluzzi una consulenza, per poter poi chiedere permessi premio di uscita dal carcere di Bollate, dove è recluso. L'istanza è stata avanzata al Tribunale di Sorveglianza di Milano dall'avvocato Francesco D'Andria, difensore di Stevanin, che oggi ha 62 anni e sarebbe un «detenuto modello».

«Se c'è uno psichiatra libero dai preconcetti - ha affermato il legale - è proprio lui». Una precedente richiesta di permesso era stata presentata e respinta nel 2017, quando una perizia della Casa di reclusione di Milano aveva definito quella di Stevanin «una personalità oscillante tra il narcisistico e l'istrionico... che mira a una realizzazione delle sue spinte, con dispregio della realtà e delle vite degli altri».

Secondo D'Andria, invece, «Stevanin non è un mostro ma un essere umano e, se gli psichiatri confermeranno che non è più pericoloso, merita di ottenere i primi permessi premio per uscire dal carcere».

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