Francesco Squeri si candida a sindaco

L’imprenditore, alla guida di una coalizione, Casa Comune, sostenuta dalle liste civiche San Donato Futura e SandoLab

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di Alessandra Zanardi

A San Donato anche il terzo aspirante sindaco ha ufficializzato la sua candidatura alle elezioni del 12 giugno. Dopo la discesa in campo di Gianfranco Ginelli, attuale vicesindaco in corsa col centrosinistra, e Guido Massera per il centrodestra, ecco Francesco Squeri, alla testa di una coalizione, Casa Comune, sostenuta dalle liste civiche San Donato Futura e SandoLab.

Classe 1959, sposato e con tre figli, imprenditore attivo anche nel mondo dell’associazionismo, Squeri proviene da una famiglia molto nota in città. Il padre Carlo, che nella seconda guerra mondiale partecipò alla Resistenza come partigiano cattolico, è stato sindaco di San Donato per due mandati, dal 1970 al 1975 e dal 1980 al 1984, oltre che deputato della Democrazia Cristiana nella settima legislatura. Uno dei fratelli di Francesco, Luca, oggi deputato di Forza Italia, è stato in passato consigliere comunale e, a sua volta, candidato sindaco a San Donato.

"La coalizione – fa sapere Casa Comune - ha trovato in Francesco una persona dalla spiccata integrità morale e con una grande sensibilità ai temi sociali. La sua forte autonomia e indipendenza da interessi privati e partitici ne fanno una persona adatta ad occuparsi di un territorio molto attrattivo per investitori privati e grandi gruppi, quale è la nostra città". "Quelli che verranno saranno anni impegnativi, di ricostruzione e rinascita – spiega il candidato -. Sarà fondamentale investire sulla fiducia e l’ascolto della cittadinanza per creare un sentimento di coesione dopo tanti mesi di isolamento sociale, perdite umane e crisi economica ancora in corso. Allo stesso tempo, sarà importante vigilare su un uso attento delle risorse pubbliche che perverranno agli enti locali, in primis quelle derivanti dal Pnrr, per favorire investimenti mirati per la crescita sociale ed economica della città". Fra i principali temi del programma elettorale c’è l’attenzione al sociale, che prevede, tra l’altro, un piano d’intervento sulle povertà, l’emergenza abitativa e la dispersione scolastica per cercare di combattere le disuguaglianze.

"Vogliamo una città che consideri le fragilità una responsabilità di tutta la comunità e non solo della singola famiglia – proseguono dalla coalizione -. Una città che investa nelle imprese sociali e nell’inserimento lavorativo per dare a tutti una possibilità d’impiego, una città che riconosca la salute mentale come un’esigenza da affrontare apertamente, specie tra i più giovani". Tra gli obiettivi, in caso di vittoria, anche il contrasto al consumo di suolo, la rigenerazione urbana a partire dal recupero dell’esistente, il rilancio dell’offerta sportiva anche attraverso sponsor privati, la promozione di eventi culturali diffusi e spettacoli di quartiere. Ancora, "vogliamo restituire alla città le aree verdi pubbliche del Pratone e della Campagnetta come parchi attrezzati".

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