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Fidanza e Prandini in pole position in FdI per il dopo-Fontana

La domanda, alla fine, sorge spontanea: ma perché il sindaco Giuseppe Sala, nel suo intervento alla Festa dell’Unità, ha profetizzato...

Il governatore lombardo Attilio Fontana

Il governatore lombardo Attilio Fontana

La domanda, alla fine, sorge spontanea: ma perché il sindaco Giuseppe Sala, nel suo intervento alla Festa dell’Unità, ha profetizzato che le elezioni regionali saranno anticipate di un anno, dal 2028 al 2027, dunque in contemporanea, o quasi, con le elezioni politiche e comunali? La risposta potrebbe essere ovvia, anche se il primo cittadino, che nel 2027 avrà concluso il suo secondo e ultimo mandato a Palazzo Marino, ha escluso sue ambizioni personali per Palazzo Lombardia: una corsa di Sala come frontman del centrosinistra lombardo. Mai dire mai, anche perché mancano ancora poco meno di due anni alle elezioni e tutto può succedere.

Lo scenario di Regionali anticipate, peraltro, non è nuovo. In ambienti del centrosinistra se ne parla da alcuni mesi. Tutto, alla fine, dipenderà dal governatore lombardo e lumbard Attilio Fontana. Ma non solo. Perché il risiko delle candidature regionali a livello di coalizione sovranista – e i rapporti tra FdI e Lega – potrebbero determinare un’accelerazione in Lombardia che magari lo stesso Fontana neanche auspica. In ogni caso, il partito della premier Giorgia Meloni si scalda a bordo campo per essere pronto in caso di corsa anticipata per Palazzo Lombardia. L’uomo di FdI che viene dato in pole position è Carlo Fidanza, capo della delegazione del partito nel Parlamento europeo, dirigente vicino alla Meloni, politico milanese con un lungo “cursus honorum“ nella destra meneghina e italiana. Oltre a Fidanza, l’altro papabile come frontman meloniano in Regione è Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, che ha ottimi rapporti con la premier e con il ministro Francesco Lollobrigida.

M.Min.