Federico Lugato scomparso, il corpo restituito dai monti dopo 18 giorni di ricerche

E' stato trovato il cadavere dell’escursionista milanese disperso in Veneto. La moglie: "Un dolore immenso"

Il 39enne Federico Lugato con la moglie Elena Panciera

Il 39enne Federico Lugato con la moglie Elena Panciera

Milano -  Fino all’ultimo la moglie di Federico Lugato, Elena Panciera, non ha perso la speranza. Ieri, però, dopo 18 giorni di ricerche è emersa la triste verità. La montagna ha restituito il cadavere dell’escursionista originario di Trivignano (Venezia) e residente a Milano, in zona Nolo. Le sue tracce si erano perse il 26 agosto scorso in Val Zoldana, nel Bellunese. Un dolore "immenso", per la moglie dello sfortunato 39enne, gli amici e i familiari. "In qualche modo ce la faremo", scrive sui social Elena Panciera, che ogni giorno ha lanciato appelli per le ricerche e ha anche avviato una raccolta fondi. Fondi, circa 20mila euro, per pagare vitto e alloggio alle persone accorse anche da Milano per partecipare alle battute sulle Dolomiti venete. Il 39enne, che lavorava per Rfi, è stato trovato proprio dove si erano concentrate finora inutilmente le ricerche, a un incrocio di sentieri del Gruppo del San Sebastiano. Le perlustrazioni avevano mobilitato centinaia di persone, una settantina di operatori specialisti tra Soccorso alpino, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, Protezione civile, più tantissimi volontari privati attirati dall’amicizia e dagli appelli che la moglie, Elena Panciera, aveva diffuso tramite i canali social. Qualche sciacallo aveva approfittato anche per tentare una truffa, organizzando una falsa raccolta di denaro.

Una settimana fa la Prefettura di Belluno aveva disposto la sospensione delle ricerche effettuate in maniera intensiva, e proprio ieri era previsto un nuovo vertice per fare il punto sulla situazione. Il ritrovamento è avvenuto verso mezzogiorno grazie ai cani molecolari. È stata proprio la pausa di alcuni giorni decisa in Prefettura - per "far respirare" la natura - che ha permesso agli animali di percepire e fiutare la traccia del corpo. Lugato è stato individuato poco fuori dell’incrocio tra i sentieri 536 e 524, da Pian de le Mandre e Col de Michiel, sopra la frazione di Pralongo. Era da qui che il 26 agosto scorso il 39enne, una volta parcheggiata l’auto, aveva iniziato l’escursione finita in tragedia. Tra le prime ipotesi, che dovranno essere suffragate dagli accertamenti disposti dalla magistratura, vi potrebbe essere quella di un incidente avvenuto mentre Lugato si era allontanato di poco dal sentiero principale, scivolando in una zona di sottobosco e perdendo la vita per le ferite riportate nella caduta.

Il suo corpo è stato trasferito nella cella mortuaria del comune di Val di Zoldo. La famiglia di Elena Panciera è originaria di Pralongo, e la coppia stava trascorrendo le vacanze in una casa nella frazione di Fornesighe, quando si è verificata la tragedia. I due, senza figli, si conoscono da 11 anni e sono sposati da 7. Per la moglie è il triste epilogo di una battaglia che, anche attraverso il tam tam sui social, aveva moltiplicato gli appelli per non interrompere le ricerche. A sollecitare le operazioni di "salvataggio", fra gli altri, lo scrittore Mauro Corona e il governatore veneto Luca Zaia.  

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