Fase 3 e movida selvaggia, da via Lecco a corso Como: a Milano è "liberi tutti"

Poche mascherine e quasi sempre calate, alcol a fiumi e schiamazzi fino all’alba. I residenti: pochi controlli e troppa insicurezza

movida in fase 3 a Milano

movida in fase 3 a Milano

Milano, 7 giugno 2020 - La sensazione è da "liberi tutti". Come se fosse finito un gioco. L’aria di primavera, i locali riaperti, il clima da "il peggio è passato" hanno fatto riesplodere la movida: da corso Garibaldi e corso Como a via Lecco, dai Navigli alle Colonne di San Lorenzo. Un quadro che già si era affacciato nelle settimane della “fase 2” ma che ora somiglia sempre più al periodo pre Covid, come se ormai fosse tutto alle spalle. Dimenticato. E puntuali sono tornati i problemi di prima, dalla folla sotto le case agli schiamazzi fino all’alba, aggravati dal fatto che "le norme anti Covid non vengono rispettate", segnalano i residenti che da balconi e finestre hanno immortalato la situazione con foto e video la notte tra venerdì e sabato: poche mascherine sui volti, tante calate sotto il mento per bere drink o fumare.

Persone sedute ai tavolini e una moltitudine in piedi, con assembramenti per strada e sui marciapiedi e bicchieri in mano a sera inoltrata, considerando che ora l’alcol è "libero" pure dopo le 19 dato che il Comune ha revocato l’ordinanza del 26 maggio in cui si vietava la vendita per asporto di alcolici dopo le 19 e il consumo nelle aree non pertinenti a bar e ristoranti. "Purtroppo siamo tornati punto e a capo. I problemi si sono ripresentati uguali. Solo che adesso il mancato distanziamento sociale può causare guai seri", dice una residente in largo La Foppa. Eppure la “fase 3” dovrebbe essere un primo passo verso la normalità, continuando a rispettare le regole.

In via Lecco, a Porta Venezia, "dalle finestre abbiamo visto passare le forze dell’ordine ma nessuno è intervenuto a riportare ordine. Perché?", domanda una cittadina. Mentre Gianluca Boari, consigliere di Municipio 3, torna a chiedere "che si escluda l’ipotesi di pedonalizzare via Lecco, perché in quel caso la situazione sarebbe ancora più fuori controllo, con molto più disturbo per i residenti". Anche nei parchi le "feste abusive" sono tornate realtà con l’arrivo della primavera e l’allentarsi delle restrizioni: l’sos ieri è arrivato dalle vie Pismonte e San Dionigi, tra la zona di Corvetto e Vaiano Valle, ma non solo.

"Ricominciano le brutte abitudini – scrive Alessandro Bramati, presidente del Municipio 5, insieme al consigliere Alessandro Giacomazzi –. Il venerdì e durante i weekend i parchi tornano a essere presi d’assalto con grigliate, fiumi di birra e schiamazzi. Oggi l’aggravante è quella di mettere a rischio la salute". Venerdì, dopo l’intervento della polizia nel parco di via Pismonte, fanno sapere, "la festa" si è spostata in un giardinetto di via San Dionigi, di fronte all’istituto Albe Steiner. Ieri mattina, nell’area è rimasta una distesa d’immondizia.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro