Ecomostro in vendita. "E i soldi?"

L’opposizione pensa a un ricorso alla Corte dei conti sui 3 milioni di fidejussioni per il complesso mai terminato

Migration

di Monica Autunno

In vendita l’“ecomostro” Edilpadi sull’area stazione, cantiere abbandonato da quasi un decennio e triste lascito del piano di rilancio dell’area d’interscambio ferroviario, arenatosi a metà percorso nel 2014. L’edificio, rimasto scheletro triste a pochi passi dall’ingresso allo scalo, dalla ciclostazione, dai parcheggi e dalle pensiline dei bus che furono realizzati in seno al maxi progetto, avrebbe dovuto ospitare terziario, spazi commerciali e anche la nuova sede della polizia locale di Melzo.

A lavori mai ultimati, la notizia dell’alienazione piomba immediatamente in sede politica, per mezzo di un’interrogazione consiliare a firma Pd: "La convenzione Edilpadi includeva fideiussioni di garanzia per il Comune per oltre tre milioni di euro. L’amministrazione dica almeno se ha o meno provveduto ad incassarle". La controversa questione ormai da tempo è in mano agli avvocati. Le risposte, "adeguate e precise", dice il sindaco Antonio Fusè, arriveranno a breve ai consiglieri comunali. "Stiamo facendo approfondimenti. È una vicenda delicata quanto infinita. Riferiremo, di concerto con il legale che ci supporta". La storia della palazzina “interrotta” è lunga e infelice. Il 2011 l’anno dell’acquisizione da parte di Edilpadi del lotto dalla Società di trasformazione urbana (Stu) “La Stazione”, a suo tempo costituita dal Comune melzese proprio per pilotare il maxi piano di rinascita dell’area dello scalo da finanziarsi con fondi europei. L’anno dopo era stata siglata la convenzione "e prevedeva – spiega il dem Rocco Martelli – una fideiussione assicurativa e non bancaria di importo pari a 2 milioni e 682mila euro, più una seconda, legata al progetto di realizzazione della nuova sede della polizia locale, per 480mila". Negli anni successivi, condotta in porto con successo la prima parte di progetto, si verificò lo stop e la liquidazione della Stu, con cessione del credito Edilpadi al Comune. "A oggi – prosegue l’interrogazione – la società non ha evidentemente rispettato quanto previsto dalla convenzione. Ma sul sito di Immobiliare.it la stessa Edilpadi pubblicizza la messa in vendita, per circa tre milioni di euro, del complesso".

La richiesta: "Se il Comune di Melzo abbia provveduto ad escutere le fideiussioni. Nel caso non avesse ancora provveduto, chiediamo per quale ragione, e di poter esaminare corrispondenza e solleciti all’indirizzo della società". Un analogo sollecito la minoranza aveva già avanzato in passato: "Data la situazione e il possibile danno – così Martelli – non escludo un esposto alla Corte dei Conti".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro