Nuove droghe a Milano, viaggio in un mercato sconosciuto: le ultime sostanze dello sballo

Il report: individuate 52 nuove sostanze stupefacenti, dai cannabinoidi ai catinoni sintetici. Mefedrone usato prima dei rapporti sessuali. "Non sempre il consumatore sa cosa assume davvero"

Allarme nuove droghe a Milano

Allarme nuove droghe a Milano

Milano - L’ultimo allarme arriva da oltreoceano: a Philadelphia il mix micidiale tra xilazina e fentanil miete sempre più vittime. Perché quando la prima, che è un tranquillante destinato ad animali come i cavalli, viene usata per tagliare l’oppiaceo sintetico, gli effetti sugli umani che lo assumono sono devastanti: i punti di iniezione si ulcerano e provocano ferite che si diffondono in tutto il corpo.

Alcuni non riescono più a camminare e molti rimangono sfigurati. Diventano come zombie. E spesso l’overdose è fatale. Il fentanil ha sostituito la maggior parte dell’eroina di Philadelphia, per il costo inferiore e la maggiore accessibilità. Un problema, il fatto che non sempre in ospedale si riesca a rilevare subito nei test la xilazina, che di per sé non è un oppioide ma un sedativo, miorilassante ed analgesico.

E in Italia? A Milano? Stando a quanto risulta al Giorno, questa combinazione devastante non è stata rilevata. Ma non c’è comunque da dormire sonni tranquilli perché nell’ultimo report dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, del 2022, si legge che "quasi tutto ciò che presenta un potenziale psicoattivo rischia ora di apparire sul mercato, spesso erroneamente etichettato, il che significa che chi consuma queste sostanze potrebbe non essere a conoscenza della natura di ciò che sta assumendo". Parole di Alexis Goosdeel, direttore del Centro di monitoraggio europeo su droghe e tossicodipendenze. "Il messaggio è 'ovunque, tutto, tutti'. Possiamo osservare l’impatto dei problemi legati alla droga pressoché ovunque".

Alla fine del 2021, il centro ha monitorato circa 880 nuove sostanze psicoattive, 52 delle quali sono state segnalate in Europa per la prima volta nel 2021. Dal 2008, individuati in totale 224 nuovi cannabinoidi sintetici, di cui 15 mai rilevati prima del 2021. E tra i 73 nuovi oppiacei sintetici comparsi tra il 2009 e il 2021, sei sostanze hanno debuttato nel 2021. In testa i cannabinoidi.

Al secondo posto le polveri di catinone che rappresentano il 65% del materiale sequestrato (3,3 tonnellate) nel 2020. I catinoni sintetici agiscono a livello del sistema nervoso centrale. Il più utilizzato? Il mefedrone, che in genere viene assunto prima di un rapporto sessuale: diventano più forti le fantasie, il desiderio e le performance.

"Desta preoccupazione – si legge ancora nel report – anche una crescente sovrapposizione tra il mercato delle sostanze illecite e quello delle nuove sostanze psicoattive. Tra gli esempi, l’adulterazione di prodotti a base di cannabis a basso contenuto di Thc e di prodotti commestibili con cannabinoidi sintetici, la produzione di medicinali falsi, come compresse di ossicodone che contengono altri potenti oppiacei a base di benzimidazolo e compresse false di Xanax e diazepam con nuove benzodiazepine. I consumatori possano essere inconsapevolmente esposti a sostanze potenti".

Rilevati anche aumenti del consumo di protossido di azoto, conosciuto come “gas esilarante“. In Europa, in particolare in Olanda, in Belgio e Francia sono cresciuti infatti i ricoveri dovuti all’utilizzo della sostanza.

 

 

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