Disabili e vita indipendente, sì all’unanimità

Al Pirellone è stata approvata all’unanimità, la legge regionale per tutelare il diritto a una vita indipendente delle persone disabili. I destinatari sono tutti i maggiori di 14 anni con certificazione d’invalidità non inferiore al 46%, e il cardine è il "progetto di vita", in tutti i suoi ambiti, dall’abitare all’occupazione alla vita sociale, regolando le misure e gli interventi di welfare con la regìa di una nuova figura, l’"assistente personale", e il supporto di "Centri per la vita indipendente". Il progetto sarà predisposto dal Comune di residenza, insieme alle altre istituzioni (come le Asst) e realtà coinvolte, a partire da una "valutazione multidimensionale" che fotograferà bisogni ma anche desideri della persona, e determinerà il budget integrando le risorse; ad esempio quelle di Regione e Comune per i servizi residenziali saranno messe a disposizione dell’interessato, anche se deciderà di realizzare il suo percorso fuori dai centri istituzionali.

Si tratta di "una rivoluzione copernicana, da una logica basata sull’offerta di servizi e prestazioni a una logica che parte dai bisogni, dalle richieste, dalle preferenze del singolo", sottolinea il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi. "Mette al centro del sistema la persona, offrendole gli strumenti per partecipare alla vita sociale della propria comunità", aggiunge Emanuele Monti (nella foto), presidente della Commissione Sanità e relatore del provvedimento "scritto non per, ma da e con le persone con disabilità".

E ispirato, aggiunge la vicepresidente del Consiglio regionale Francesca Brianza, dall’associazione Ledha. Una legge che "è il risultato di un lungo confronto con le associazioni", confermano l’altro vicepresidente Carlo Borghetti del Pd e il consigliere segretario Dario Violi dei 5 Stelle, augurandosi che "alle prime risorse messe a disposizione se ne aggiungano altre per dare concretezza". In legge è previsto un finanziamento iniziale di un milione di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024. Gi. Bo.

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