VALERIA GIACOMELLO
Cronaca

Di Pilato scrive al ministro Locatelli: "Basta schiaffi morali sul treno"

La battaglia del campione di sci nautico e musicista non vedente: le tariffe ridotte per i disabili siano nazionali. Il controllore lo aveva “invitato“ a pagare la multa o scendere perché stava viaggiando fuori regione.

La battaglia del campione di sci nautico e musicista non vedente: le tariffe ridotte per i disabili siano nazionali. Il controllore lo aveva “invitato“ a pagare la multa o scendere perché stava viaggiando fuori regione.

La battaglia del campione di sci nautico e musicista non vedente: le tariffe ridotte per i disabili siano nazionali. Il controllore lo aveva “invitato“ a pagare la multa o scendere perché stava viaggiando fuori regione.

"Sono cieco solo per una regione d’Italia? Improvvisamente riacquisto la vista se varco un confine?". Con queste parole, Tommaso Di Pilato, 60 anni, non vedente dall’età di sei, ha scritto alla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, raccontando un episodio di cui è stato protagonista un anno fa. Di Pilato aveva preso un treno Trenitalia da Milano a Novara utilizzando un biglietto a tariffa ridotta in quanto disabile. Ma quando il convoglio ha superato i confini della Lombardia, la sua invalidità, agli occhi del sistema, era svanita. Lui è residente a San Giuliano Milanese, da Gallarate in poi, cioè in territorio piemontese, la riduzione non era più valida. Il controllore gli ha contestato il biglietto e gli ha imposto una scelta umiliante: pagare la multa o scendere.

"Uno schiaffo morale che, nonostante sia passato del tempo, ancora brucia", racconta Tommaso. Una ferita invisibile che si somma alle tante battaglie affrontate nel corso di una vita, spesa a dimostrare che la disabilità non annulla la dignità. Fisioterapista, atleta vincitore di medaglie mondiali nello sci nautico, scrittore, musicista: un uomo che ha sempre rifiutato di farsi definire dalla cecità.

"Non ho mai lasciato che la mia disabilità mi definisse – scrive nella sua lettera alla ministra – ma quante lotte e quante strade in salita ho dovuto affrontare! Mi rivolgo a lei, perché notoriamente è dotata di grande sensibilità e attenta ai problemi, alle difficoltà e ai diritti delle persone con disabilità. Per questo, sono sicuro, presterà la massima attenzione a questa mia lettera".

"Spero che vorrà e potrà fare qualcosa in merito, rendendo le tariffe ridotte di Trenitalia per i disabili non più solo regionali ma nazionali – conclude –. Sarebbe forse una piccola cosa, ma per noi disabili ogni piccolo passo in avanti rappresenta una grande vittoria".