Ragazzo autistico sparito a Roma da 4 anni: "Daniele è vivo, cercatelo all’estero"

Milano, il padre: tocca all’Interpol

L’immagine di Daniele Potenzoni rielaborata per renderla più vicina all’età reale

L’immagine di Daniele Potenzoni rielaborata per renderla più vicina all’età reale

Pantigliate (Milano), 7 settembre 2019 - Il giallo di Daniele Potenzoni, quattro anni dopo, esce dai confini italiani e approda sui tavoli dell’Interpol. La svolta sulle indagini per ritrovare il giovane autistico, scomparso a Roma il 10 giugno del 2015 mentre con un gruppo di disabili di stava recando in udienza dal Papa, è stata annunciata dal padre Francesco, che non si è mai dato pace e non ha mai smesso di cercare notizie di suo figlio, catalizzando l’attenzione dei media nazionali. Nonostante le incessanti ricerche il ragazzo non è mai stato trovato. Vani i controlli capillari nei cunicoli della Metropolitana della capitale, a partire dalla stazione Termini, l’ultimo posto dove Daniele era stato visto, vani i controlli nei luoghi dei numerosi presunti avvistamenti, vani i sopralluoghi dei campi nomadi alla ricerca di qualche traccia utile. Persino l’allora capitano della Roma Francesco Totti, durante una partita allo stadio Olimpico, aveva fatto un annuncio chiedendo a tutti i tifosi di mobilitarsi nelle ricerche.

La vicenda, iniziata a Pantigliate, un piccolo paese dell’hinterland milanese, in breve tempo ha tenuto con il fiato sospeso l’Italia intera. «Da quattro anni vivo in un incubo senza fine – racconta Francesco Potenzoni – perché sono sicuro che Daniele sia ancora vivo, ma si trovi da qualche parte dove non è in grado di mettersi in contatto con la sua famiglia. Lo abbiamo cercato in tutta Italia, ma forse oggi non è più qui. L’idea ci è nata da un caso di cronaca: Julia Gorina, una bambina bielorussa di 4 anni, era sparita misteriosamente durante un viaggio in treno ed è stata ritrovata dopo 20 anni in Russia grazie all’esame del Dna. Per questo con gli avvocati Antonio La Scala e Edoardo Cadaleda abbiamo deciso di avvalerci della consulenza di un criminologo forense, il dottor Edoardo Genovese, che ci guiderà in tutti i passi necessari a preparare la documentazione per portare il caso direttamente all’Interpol». In questi stessi giorni gli esperti stanno tracciando un nuovo identikit di Daniele, che ormai ha compiuto quarant’anni, per fornire maggiori indicazioni su quale potrebbe essere il suo aspetto attuale. Barba, capelli un poco più lunghi, qualche ruga in più a segnare il volto.

Un esile filo di speranza che non si spezza: «Magari ora Daniele si trova all’estero», ripete Francesco Potenzoni. «Mio figlio è un ragazzo servizievole e obbediente, cerca sempre di farsi benvolere. Potrebbero avergli raccontato qualsiasi cosa per farsi seguire. La mia paura più grande è che lui sia trattato male, oppure che pensi che lo abbiamo abbandonato e non lo vogliamo più con noi». Sempre dall’estero, dove le ricerche potrebbero presto estendersi, viene tesa un’ulteriore mano alla famiglia Potenzoni: una signora, che ha chiesto di mantenere l’anonimato, ha deciso di offrire una ricompensa di 20mila euro a chiunque saprà dare notizie utili al ritrovamento del ragazzo scomparso.

 

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