Da Piano a Foster, il nuovo progetto Falck

L’amministrazione ha dato avvio alla variante generale: previsti dieci quartieri fortemente pedonalizzati e con un mix di funzioni

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Dieci quartieri fortemente pedonalizzati nel nuovo piano Falck, dopo che nei giorni scorsi l’amministrazione ha dato avvio alla variante generale che mette definitivamente nei cassetti il progetto di Renzo Piano e vede prendere forma quello dello studio di Norman Foster. Tra i nuovi quartieri ci sarà un Villaggio Falck valorizzato e ampliato. "Su viale Italia siamo andati a togliere i 16mila metri quadri di housing sociale che avrebbero creato un ghetto. Abbiamo anche detto no alla proprietà per un polo industriale o di logistica – spiega l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda –. Si andrà in continuità con il borgo ex operaio, che è anche tutelato dal nostro Pgt".

Ampia area pedonale con una nuova piazza, edifici residenziali bassi soprattutto in prossimità delle abitazioni già esistenti, di cui saranno riprese anche le forme, "per non avere un effetto come in Bergamella. Più distante dal rione potremmo avere altezze massime di 4 piani, ma ci stiamo ragionando. La variante entra in gioco così per non snaturare il Villaggio, che ha un’identità da valorizzare".

L’obiettivo di tutto il piano è il mix funzionale. "Sono stati cancellati i quartieri dormitorio per svilupparli intorno a idee di vita urbana: significa, ad esempio avere la residenza sociale in tutti i comparti e non relegati, come prima, a ridosso dello svincolo della tangenziale Nord". Entro aprile la variante dovrebbe essere adottata e poi approvata dalla prossima Giunta.

A giugno 2022 potrà partire la pianificazione dei comparti: dopo l’Unione Zero, in fase d’avvio tra un mese, sarà la volta dell’Unione Uno che impegnerà MilanoSesto, Hines e Prelios fino al 2028. "L’auspicio è che possano essere attivate in contemporanea più aree diverse".

Laura Lana

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