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Da Milano al Perù: "La nostra Casa Juvenil una finestra sul mondo: la missione è di famiglia"

Marta e Kumar sono partiti per Pucallpa due anni fa, con la piccola Letizia. Da tre settimane è nata Irene: "Porterà questa esperienza sul passaporto". L’arcivescovo Delpini li incontrerà dopo un viaggio ad alta quota.

Da Milano al Perù: "La nostra Casa Juvenil una finestra sul mondo: la missione è di famiglia"

di Simona Ballatore

MILANO

Marta e Kumar sono partiti in missione due anni fa, quando la piccola Letizia aveva 15 mesi. Destinazione Perù. Qui la famiglia Galbiati è cresciuta - tre settimane fa è arrivata anche Irene - e ha dato linfa alla Casa Juvenil di Pucallpa, capoluogo della regione di Ucayali, nel cuore della foresta amazzonica. La loro storia parte da Baggio, dove Kumar è cresciuto, tra i campetti dell’oratorio. Dopo la laurea in Scienze dell’Educazione e l’incontro con un missionario in Zambia il desiderio di partire a sua volta, prima come servizio civile, poi come fidei donum (laici o sacerdoti inviati in un territorio di missione per realizzare un servizio temporaneo, ndr). È rimasto due anni in Zambia, dal 2011 al 2013, poi il rientro a Milano, la specialistica all’università di Bergamo, il lavoro nella Comunità Nuova di don Gino Rigoldi e come insegnante di sostegno nella scuola superiore “Gli Artigianelli“, in zona Maciachini. Nel 2016 la strada di Kumar si è incrociata con quella di Marta, nata e cresciuta a Lainate. Anche lei era stata in Zambia come fidei domum dopo un’esperienza di volontariato in Tanzania e il servizio civile. Laureata in Lingue e relazioni internazionali alla Cattolica, ha aggiunto anche l’abilitazione come educatrice dopo aver lavorato per molti anni nel sociale, con famiglie di rifugiati siriani e nel servizio Educazione del Pime. Non si conoscevano prima, avevano in comune quelle esperienze forti in terre di missione, la mente aperta al mondo, la voglia di aiutare.

"Ci siamo sposati nel 2017 e da subito avevamo questo desiderio: ripartire insieme, come coppia – raccontano –. Così abbiamo presentato la nostra disponibilità all’Ufficio missionario. All’inizio non c’erano possibilità e ci hanno consigliato di prenderci del tempo, per consolidarci prima tra noi. Poi è arrivata la pandemia e quell’idea sembrava sfumata. Nell’agosto del 2021 la sorpresa". L’invito a partire per dare il cambio a una famiglia che, dopo una missione di sei anni, sarebbe rientrata dal Perù. Non erano più una coppia, nel frattempo era arrivata Letizia. "In due saremmo partiti subito a cuor leggero – confessano –, ci abbiamo pensato bene, abbiamo verificato che ci fossero le condizioni e con fiducia ci siamo detti disponibili a partire, raccogliendo il testimone". L’obiettivo era rilanciare la “Casa Juvenil“, con due dormitori da 40 posti letto annessi e spazi che accolgono gruppi e associazioni per ritiri spirituali e iniziative. Si occupano della manutenzione, accolgono i visitatori, ospitano riunioni e anche giovani che vogliono capire - e toccare con mano e senza preconcetti - cosa significhi partire in missione. "Non è stato difficile inserirsi qui – ricordano –, ci hanno accolto tutti molto bene, sono calorosi, si entra subito in confidenza. La figura della famiglia missionaria è riconosciuta, non ci siamo sentiti mai soli".

Letizia si è ambientata da subito all’asilo, ha i suoi amichetti e adesso anche una sorellina. L’esperienza in Perù si chiuderà a maggio dell’anno prossimo: "Ma siamo disponibili a rimanere anche qualche mese in più per accompagnare una famiglia o una coppia che speriamo voglia prendere il nostro testimone – spiegano –. Noi consigliamo questa esperienza e la rifaremmo: ci ha arricchiti e rafforzati come coppia e come famiglia. E ci auguriamo che questa esperienza rimanga anche per le bimbe. Irene la porterà sul passaporto: è nata qui, ha la nazionalità peruviana. Si porterà nella vita questa identità". Letizia tornerà a Milano con i ricordi "che rielaborerà a modo suo, ma ci auguriamo che questo ’imprinting’ le lasci uno sguardo aperto e la disponibilità ad accogliere gli altri".