Cyberbullismo, prof insultato on line: liceali sospesi. E arrivano gli psicologi

Profilo falso del docente, sospesi due studenti di 14 anni

 Gli psicologi di zona impegnati al Lorenteggio

Gli psicologi di zona impegnati al Lorenteggio

Milano, 10 maggio 2018 - Umiliazioni, parole offensive, video e foto rubate possono passare in un attimo dal cortile della scuola alla bacheca virtuale dei social network o su WhatsApp. Per tanti adolescenti questo «inferno» è realtà. Il cyberbullismo è un’emergenza e si è esteso fino a prendere di mira anche i professori. In un liceo della periferia milanese, due ragazzi del primo anno hanno creato un profilo fake (falso) su Instagram e scritto tra vari messaggi una frase offensiva nei riguardi di un professore scatenando commenti a catena. «Siamo intervenuti subito – spiega il dirigente scolastico, il cui nome non scriviamo per non rendere riconoscibile il liceo e così tutelare la privacy dei minorenni coinvolti –: i responsabili sono stati sospesi con obbligo di frequenza. Bravi ragazzi, tengo a precisare, che hanno agito con spirito goliardico senza consapevolezza delle conseguenze».

Accanto alle scuole ora c’è un aiuto in più: il gazebo bianco degli «Psicologi in zona» che a rotazione farà tappa nei quartieri, in sinergia coi Municipi. E non è un caso che le location scelte siano a due passi dalle scuole. «Nell’edizione 2017 – spiegano dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia – la maggioranza dei cittadini incontrati (19%) ha indicato bullismo e problemi legati alla crescita dei ragazzi l’area di maggiore preoccupazione». A disposizione ci sono professionisti volontari pronti ad ascoltare ragazzi, genitori, insegnanti ma non solo, e a fornire consigli in base alle necessità (info su www.opl.it).

Ora il gazebo è in via Narcisi angolo via Giacinti, in zona Lorenteggio, e in piazza Ascoli a Città Studi. Quello di Lorenteggio è un punto caldo - in un solo giorno al gazebo si sono avvicinate 85 persone tra 19 e 55 anni -, a pochi metri da elementari, medie e dal liceo scientifico Marconi. «Siamo attenti all’inclusione – commenta la preside Donata Scotti –. Abbiamo uno sportello psicologico e portiamo avanti due progetti: “Tutor”, per affiancare i ragazzi che incontrano difficoltà nel metodo di studio, e “Salute” per affrontare i problemi, senza trascurare il cyberbullismo. Martedì 22 a scuola ci sarà un incontro con la Polizia postale, per genitori, affinché si rendano conto dei danni che può causare la tecnologia se usata male». E quanto a prevenzione e interventi, a tutela delle vittime e per il recupero di bulli, a novembre in ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha stipulato con la Casa Pediatrica del Fatebenefratelli la convenzione che ha dato vita a CoNaCy, centro di coordinamento mazionale per il supporto ai casi di cyberbullismo. «Finora ha intercettato 4.367 ragazzi fra 11 e 18 anni», svela il referente Ivano Zoppi.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro