BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Crotta Oltrocchi, si cambia "Vaprio sarà un modello"

L’Asst lancia un’evoluzione del piano: approccio a 360 gradi in Oculistica. e un polo dedicato per i diabetici. Il pronto soccorso resta invece chiuso.

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di Barbara Calderola

"Il Crotta Oltrocchi cambia di nuovo pelle". L’Asst Melegnano-Martesana usa l’ospedale per lanciare il “Modello Vaprio”, un’evoluzione del presidio territoriale (Pot) punto di riferimento per cronici, sul quale la Regione ha già investito 4,5 milioni. "Stiamo affrontando un percorso di riqualificazione – spiega Angelo Cordone, direttore generale dell’Azienda - con nuovi parametri di sicurezza per pazienti e personale". Approccio a 360 gradi in Oculistica, con l’introduzione degli interventi di cataratta, più dotazione tecnologica per i diabetici che qui avranno un polo dedicato, sono solo un paio dei potenziamenti in corso. "Un paradigma che nasce da un evento straordinario, la pandemia, che dimostra la capacità della nostra organizzazione di rispondere con cambiamenti strutturali al rischio di un’incapacità del Pot di adattarsi alle nuove sfide con cui il sistema sanitario è chiamato a confrontarsi con urgenza", aggiunge.

Obiettivo? "La valorizzazione delle prestazioni per i malati più fragili e la riduzione della contaminazione con ambienti ad alta presenza del virus: mi riferisco a quelli in precedenza dedicati alle urgenze". Da qui la spiegazione sull’impossibilità di riaprire il primo soccorso, come chiesto invece dal sindaco Luigi Fumagalli. "Non ci sono le condizioni di sicurezza - ribadisce Cordone – è importante che il presidio si mantenga Covid-free. Ricordo che fra queste mura non c’è stato neppure un caso, complici la posizione defilata e le severe norme osservate da subito contro il contagio. La chiusura del primo soccorso è stata un elemento determinante, abbiamo compensato investendo in competenze e innovazione". Per l’Asst gli esempi vanno "dai nuovi ecografi per la diagnostica vascolare avanzata per la cura del piede diabetico, ai mammografi che saranno in grado di sostituire le risonanze magnetiche per la diagnostica senologica - un progetto-pilota assoluto, oggi al vaglio del Comitato Etico -; a un nuovo ortopantomografo, a breve in funzione, che consentirà la ricostruzione in 3D dell’arcata dentaria; a una Tac di ultima generazione". Il piano illustrato all’assemblea dei Comuni alla giunta non basta. Il primo cittadino torna sulla "necessità di riavere il primo soccorso dalle 8 alle 20. Un punto di riferimento essenziale per tutto il territorio del distretto, bacino di utenza, 35mila abitanti. Oggi costretti a estenuanti trasferte a Melzo o in Brianza per medicare una ferita o steccare una frattura". Non solo: "Bisogna che rientrino al più presto anche i medici dirottati altrove durante l’epidemia".

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