LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Crescita della domanda di mutui in Lombardia del 17%: scenari futuri e impatto economico

La domanda di mutui in Lombardia cresce del 17%, ma il rallentamento economico e la recessione tedesca preoccupano.

ndrea Monticini, professore di econometria finanziaria dell’Università Cattolica

ndrea Monticini, professore di econometria finanziaria dell’Università Cattolica

Da gennaio a ottobre la domanda di mutui in Lombardia è cresciuta del 17%. L’importo medio richiesto è salito del 4%. E, stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate, nel secondo trimestre dell’anno le compravendite di abitazioni hanno registrato un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2023.

"Il ciclo economico sta rallentando, per non dire che siamo in recessione" frena Andrea Monticini, professore di econometria finanziaria dell’Università Cattolica. Quali scenari dobbiamo aspettarci per il nuovo anno?

"Dobbiamo valutare tutti gli elementi per avere un’analisi attendibile. I tassi sul costo del denaro continueranno a scendere per cui la domanda di mutui può crescere. Tuttavia è in corso un rallentamento marcato del ciclo economico: in questo contesto, senza un reddito stabile, non so quanto le famiglie possano sostenere le rate dei mutui, seppur più basse per effetto del tagli della Banca centrale europea".

Cosa potrebbe accadere ai prezzi delle abitazioni? "Mi aspetto prezzi stabili per Milano città, che esercita ancora forte attrattività nel territorio nazionale, e un calo nelle principali località della Lombardia".

Sarà più facile acquistare? "Difficile fare previsioni, occorre avere un ciclo economico robusto: temo bisognerà attendere almeno il 2026".

Quali sono gli elementi di maggior preoccupazione? "La recessione dell’economia tedesca, l’economia principale dell’area Euro per cui lavora la maggior parte della nostra industria. Sono arrivati meno ordini, che si tradurranno in meno lavoro e più disoccupazione nei prossimi trimestri. Il prossimo anno rischia di essere segnato anche dai dazi, promessi da Trump: se il presidente degli Stati Uniti dovesse introdurli le nostre esportazioni ne risentirebbero. Per la moda, per l’agroalimentare in particolare non sarà più conveniente produrre per i mercati statunitensi. Questo contesto, unito alla guerra tra Russia e Ucraina, rischia di avere ripercussioni negative sul mercato della casa".