Dopo il Covid, il caro bollette: a Milano già 20mila famiglie indebitate

I numeri dell’Opera Cardinal Ferrari. Oltre 2.300 pacchi viveri consegnati nel 2021, quasi il triplo rispetto al 2019. Più italiani in difficoltà

Volontari alla mensa del centro diurno nella sede di via Boeri 3

Volontari alla mensa del centro diurno nella sede di via Boeri 3

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Milano - «La pandemia ha allargato le fondamenta delle diseguaglianze. Una situazione aggravata dall’emergenza abitativa e ora pure dal caro energia e dalla crisi idrica". Ergo: aumentano i nuovi poveri. "Tanti ogni mese devono scegliere tra pagare il cibo o le bollette. Il sovraindebitamento a Milano grava su 15-20mila famiglie", lancia l’allarme Pasquale Seddio, presidente di Opera Cardinal Ferrari, che da 101 anni è “la casa di chi non ha casa“. Nella sede di via Boeri 3, vicino viale Tibaldi, tutti i giorni dalle 8.30 alle 17 apre le porte del suo centro diurno ai “Carissimi“, senza dimora ("ma abbiamo anche ex professori, ex imprenditori, persone che di colpo hanno perso il lavoro").

Tutti accedono a mensa, punto medico, distribuzione di pacchi viveri, doccia, barbiere, sartoria, sala riposo, laboratori creativi. Altra anima della struttura è la “residenzialità sociale“, con la Residenza Trezzi che mette a disposizione posti letto a prezzi calmierati per lavoratori, giovani precari e studenti; la “domus hospitalis“ per persone in trasferta sanitaria, a Milano per curarsi. E in più c’è la micro comunità “Cielo stellato“ che accoglie donne in difficoltà. Da alcuni mesi, il polo accoglie anche mamme e bambini in fuga dalla guerra in Ucraina.

Negli anni più duri della pandemia (2020 e 2021), Opera Cardinal Ferrari ha assistito oltre mille persone e in particolare 159 senza dimora ultrasessantenni nel Centro Diurno e 273 famiglie (859 assistiti di cui 346 minori) in condizioni di grave povertà che ricevono i pacchi-viveri. Il numero di pacchi distribuiti, lievitato nell’arco di tre anni, fa capire quanto sia aumentato il livello di povertà: 2.322 quelli consegnati nel 2021, a fronte degli 895 del 2019. Quasi il triplo. Nel 2020 erano stati 1.343 (un dato, quindi, sempre in crescita). Italiani e stranieri sono in parità. A questi dati si aggiungono 52.700 pasti erogati, quasi 2.000 accessi al guardaroba, 7.132 servizi doccia, 343 accessi all’ambulatorio medico. Nel 2021 si sono rivolte a Opera Cardinal Ferrari 255 persone.

Una macchina della solidarietà che avanza grazie a 200 volontari, "seminatori di gioia", come li chiamava il cardinal Ferrari. "Questo è il nostro “secondo anno uno“, il primo dopo il centenario. Come cento anni fa, diamo risposte alla povertà. Conoscendola, mettendoci a fianco e non al di sopra", conclude Seddio, che ha conosciuto l’Opera quando, appena laureato in Economia alla Bocconi ("arrivavo dalla Sicilia") ha trovato lì un posto letto. Era casa sua. Che lasciò la mattina del suo matrimonio per andare a sposarsi nel quartiere Gallaratese. Mai avrebbe immaginato che un giorno ne sarebbe diventato il presidente. Per sostenere le attività: www.operacardinalferrari.it.

 

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