Costretta a letto: inoperabile Ma l’intervento a quattro mani le ha restituito l’uso delle gambe

Maria Di Tullio, 80 anni è tornata a casa e sta bene "Mi ero quasi rassegnata. Grazie a tutti per la tenacia"

Dalla disabilità all’autonomia, un intervento ha restituito a una 80enne di Truccazzano l’uso delle gambe del quale l’aveva privata la recidiva di un tumore al colon. A ridare la speranza di un’esistenza piena a Maria Di Tullio sono stati gli specialisti di Vimercate. La pensionata della Martesana è una delle migliaia di pazienti che ogni anno scelgono la struttura brianzola per farsi curare.

Ma stavolta lei aveva bussato ad altre porte, ricevendo però solo dinieghi: il suo cancro per tutti era inoperabile. "Mi ero quasi rassegnata", racconta, ma poi ha fatto un ultimo tentativo con il chirurgo Christian Cotsoglou e l’urologo Gianfranco Deiana (nella foto con Maria Di Tullio). Sono i primari che hanno impresso una svolta al caso. E adesso Maria è stata dimessa dopo due settimane di ricovero: sta bene, cammina. "La massa aveva reso necessaria una deviazione ed era costretta a letto", spiegano i medici. L’approccio a Vimercate è stato multidisciplinare. Sulla donna si sono messi al lavoro oncologi, radiologi, patologi e i due direttori. "Insieme abbiamo maturato la convinzione che la soluzione giusta fosse il bisturi - chiariscono gli specialisti -. La posizione del tumore impediva la radioterapia". La malata è entrata in sala operatoria. Ne è uscita in piedi, un sogno per lei che era quasi rassegnata al deficit. "Grazie a tutti per la tenacia che mi ha restituito la mia vita per intero". Bar.Cal.

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