"Caro nido": a Milano rette sotto la media

Una famiglia media milanese, con un bimbo al nido, spende al mese nell’anno scolastico in corso 232 euro, la stessa retta del 2018/2019

Asilo nido (foto di repertorio)

Asilo nido (foto di repertorio)

Milano, 2 novembre 2019 - Una famiglia media milanese, con un bimbo al nido, spende al mese nell’anno scolastico in corso 232 euro, la stessa retta del 2018/2019. Il dato è inferiore sia alla tariffa media regionale, 366 euro, che a quella nazionale, 303 euro. Non si può dire che Milano sia affetta dal «caro bimbo», analizzando i numeri che emergono dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, nell’ambito del progetto «Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino» finanziato dal ministero dello Sviluppo economico. Risulta Lecco il capoluogo di provincia più caro di Italia, con una retta mensile di 515 euro per il nido. Milano con la sua tariffa da 232 euro è all’ultimo posto nella classifica regionale dei capoluoghi più costosi e al 19esimo posto nel ranking nazionale.

In Lombardia, dopo Lecco, il caro nidi si registra a Mantova (con una retta mensile di 427 euro) e Sondrio (421 euro). L’indagine ha interessato le tariffe applicate al servizio di asilo nido comunale in tutti i capoluoghi di provincia, con riferimento ad una famiglia tipo composta da tre persone (due genitori e un minore di età 0-3 anni) e con un indicatore Isee pari a 19.900 euro. Le rette rilevate riguardano i nidi a tempo pieno. Nel calcolo non sono state considerate le eventuali agevolazioni attivate dai Comuni in virtù dei provvedimenti regionali, né quelle di derivazione nazionale.

La mappa di Cittadinanzattiva mostra in generale un’Italia divisa su tariffe, posti disponibili, agevolazioni per le famiglie: al nord si registrano le rette più alte, ma anche maggiori misure di agevolazione per le famiglie; il sud invece più contenuto sui costi, seppur in aumento rispetto all’anno precedente, pecca sulla disponibilità di posti. La percentuale di copertura a livello nazionale è pari al 21,7% della potenziale utenza (bambini residenti sotto i 3 anni di età), ma con notevoli differenze tra le singole regioni. In Lombardia trova un posto in un asilo nido un bambino su quattro, la copertura si attesta al 25,1%. In negativo si distingue la Campania, con una copertura al 6,7%. Fa meglio di tutte l’Umbria, al 34,3%. Annamaria Lazzari

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