Fase 2, a Milano torna il rito del caffè. Ma da asporto

I bar stanno riaprendo un po' ovunque dal centro alla periferia, primi segni di normalità

Caffè da asporto

Caffè da asporto

Milano, 4 maggio 2020 - Difficile rinunciare alle abitudini, sopattutto quando lo si è fatto per quasi due mes.. E così, ecco che con l'inizio della fase 2 per l'emergenza coronavirus in molti tornano al rito del caffè fatto al bar, anche se consumato all'esterno del locale, come da disposizioni.

"E chi lo sapeva che bastava così poco per essere felici?" dice soddisfatto un signore milanese, con in mano un bicchierino di carta."Ma si può prendere il caffè?" chiedono curiosi gli avventori entrando in una panetteria di via Melchiorre Gioia che ha anche il bancone del bar, che fino a sabato scorso era sigillato da nastri. "Da oggi sì, ma lo dovete consumare fuori" spiega l'addetta. Le bevande vengono poi consumate fuori, scambiandosi occhiate complici a distanza di sicurezza, con la mascherina abbassata giusto il tempo necessario. Scene che si ripetono anche in altre parti della città, dove i locali che prima potevano gestire gli ordini solo tramite rider oggi invece possono consegnare il cibo d'asporto anche direttamente ai clienti.

I bar - molti dei quali avevano chiuso per il lockdown - stanno riaprendo un pò ovunque, dal centro alla periferia, grazie alla possibilità aperta da oggi di poter ritirare cibo e bevande e consumarle all'esterno dei locali. Primi, timidi, segnali di normalità dopo settimane, cui i milanesi si affacciano con l'aria di chi riscopre un piacere che un tempo dava per scontato.

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