City Angels, a Milano tornano gli appuntamenti per le festività natalizie

Il 24 dicembre la preghiera interreligiosa in Stazione Centrale e il 6 gennaio la Befana del chochard al principe di Savoia

I City Angels a Milano

I City Angels a Milano

MIlano - Come ogni anno per le festività i City Angels si dedicano ai bisogni con due tradizionali appuntamenti la preghiera interreligiosa alla vigilia di Natale e la befana del clochard all'Hotel Principe di Savoia. Durante i periodi di festa, le persone disagiate o chi vivono da sole sentono ancor di più la sofferenza e piccoli gesti come una preghiera o un pranzo in un albergo di lusso possono dare loro spensieratezza.

I City Angels, contraddistinti dalla loro divisa, basco blu, simbolo delle forze Onu portatrici di pace e giubba rossa, colore dell’emergenza, sono stati fondati a Milano nel 1994 da Mario Furlan e Sono presenti in 21 città italiane e a Lugano, Mendrisio e Chiasso, in Svizzera, per un totale di oltre 600 volontari, di cui più della metà donne. A mezzogiorno del 24 dicembre, davanti al Memoriale della Shoah - Binario21, in piazza Safra 1 si svolgerà la preghiera interreligiosa con Don Claudio Burgio, il sacerdote che nella sua comunità accoglie i giovani fragili e problematic.

Ma ci saranno anche; gli imam Abd Al Sabur Turrini, Vicepresidente dell’Unione Islamica Italiana, Maryan Ismail e Khaled Elhediny; la rabbina Sylvia Rothschild; l’esponente della Chiesa ucraina Don Igor Krupa; e il monaco buddista Cesare Milani. Per cercare non ciò che divide, ma ciò che unisce. E per portare un messaggio di speranza in questo momento così difficile. “Pregheremo in particolare per il popolo ucraino e per le donne iraniane” dice il fondatore Mario Furlan.

Porteranno il loro saluto la madrina dei City Angels, Daniela Javarone; il Vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Milo Hasbani; il Presidente della Federazione Italiana Ebraismo Progressivo, Carlo Riva; il Presidente dell’Anpi milanese, Roberto Cenati; il Presidente della Commissione bilancio della Regione, Giulio Gallera; il Consigliere comunale Daniele Nahum e il Direttore dell’Ordine degli Avvocati e Presidente del Comitato M’Impegno, gemellato con i City Angels, Carmelo Ferraro. Canterà il coro ebraico Kol Hashomrim.

Dopo la preghiera verranno distribuiti generi alimentari ai senzatetto, la Coop Lombardia donerà loro sia i suoi panettoni, sia il suo “Dolce per Bene”, un dolce natalizio preparato in edizione limitata che è parte dell’iniziativa #FattiPerLaPace. Nell’occasione il giovane imprenditore David Scorsaru, fondatore del marchio di moda Lenski, donerà alcune decine delle sue felpe ai senzatetto. Il 6 gennaio a mezzogiorno, invece, all’hotel Principe di Savoia, torna, dopo tre anni di Covid, la Befana del Clochard, 200 senzatetto pranzeranno nell’albergo serviti da personaggi istituzionali e da testimonial dei City Angels. Saranno presenti, in veste di camerieri, i tre principali candidati a Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, Pierfrancesco Majorino e Letizia Moratti. Serviranno i clochard, tra gli altri, il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara; la senatrice Mariastella Gelmini; gli onorevoli Paolo Grimoldi, Andrea Mascaretti, Stefano Maullu, Lia Quartapelle e Silvia Roggiani.

Con loro gli assessori regionali Stefano Bolognini, Lara Magoni ed Alan Rizzi; gli assessori comunali Gaia Romani e Martina Riva; l’ex Viceministro Stefano Buffagni. E, tra i testimonial dei City Angels, faranno da camerieri Enrico Beruschi, Alberto Camerini, Stefano Chiodaroli, Maurizio Colombi, Beppe Convertini, Marco Ferradini, Nino Formicola, Leonardo Manera, Edoardo Raspelli, Rosmy, Andrée Ruth Shammah, Ivana Spagna e il rugbista della Nazionale italiana Maxime Mbanda. Suonerà la band degli Alta Moda.

L’hotel Principe di Savoia, grazie a Daniela Javarone, accoglierà da Montecarlo lo chef personale del Principe Alberto di Monaco, Christian Garcia, per preparare il pranzo per i clochard. Nel salone da pranzo, in collaborazione con l’Ambasciatore del Belize Nunzio “Pupi” D’Angieri, il “tavolo della pace”: cinque russi e cinque ucraini pranzeranno insieme, seduti allo stesso tavolo, su cui sventoleranno le due bandiere dell’Ucraina e della Russia.  

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