Città della Salute e rebus viabilità. Strade pronte solo un anno dopo

I tempi dei cantieri del grande ospedale e del “ring Edison“ per raggiungerlo non sono allineati. L’assessore Lamiranda: "La riqualificazione su tre livelli dello snodo sarà pronta solo nel 2027".

Città della Salute e rebus viabilità. Strade pronte solo un anno dopo

Città della Salute e rebus viabilità. Strade pronte solo un anno dopo

Nonostante i continui slittamenti della Città della Salute, il completamento del ring Edison sarà finito solo un anno dopo il maxi ospedale delle ex Falck. "I tempi dei cantieri continuano a non essere allineati e ci trasciniamo questo problema - ammette l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda -. La riqualificazione di questo snodo, con la creazione di 3 livelli di scorrimento, prevede la consegna entro novembre 2027, quindi molto in là rispetto all’apertura del polo sanitario".

Secondo l’accordo di programma tutte le opere satellite devono essere pronte insieme alla Città della Salute. "Dovremo lavorare con Serravalle. La nostra idea è avvicinare i tempi di alcuni interventi e consegnare almeno il lotto Nord, cioè via Trento e l’inserimento sul lato Sud di Edison/Cantore, con l’attivazione delle altre opere pubbliche del comparto Falck Unione".

Diversa la situazione dello svincolo in quanto tale. "È una partita complessa. Dobbiamo trovare la quadra anche con Regione perché altrimenti siamo fuori termine. Nella relazione se ne dà atto e il tavolo di vigilanza ne è a conoscenza". L’intervento prevede il completo restyling dell’arteria che da via Marx arriva al cavalcavia Vulcano. "Ovviamente da quel punto viale Edison diventa una strada a scorrimento veloce. Quindi, sono previste una rotatoria in via Cantore, una in prossimità del T5 e non ci sarà più quella Marzabotto/Edison – spiega Lamiranda -. Dal T5 è previsto l’interramento di Edison per bypassare viale Italia". Ecco perché poi si creano 3 livelli di scorrimento. Quello interrato di Edison, che attraverserà l’attuale incrocio "osso di cane" della tangenziale Nord con viale Italia e si collocherebbe in uscita col cavalcavia Vulcano. La seconda viabilità di superficie e smistamento per chi deve andare in viale Italia, in Pelucca e alla Città della Salute. La terza sopraelevata di smistamento e confluenza in tangenziale. "Dobbiamo capire quale livello disgiunto creare prima: è impensabile costruire i 3 assi nello stesso momento". In periferia si teme il peggio. "Siamo preoccupati perché la nostra zona sarà divisa dal resto della città quasi da un’autostrada, commenta Mariella Zanellato del comitato Cascina Gatti" .

Laura Lana