ANNA GIORGI
Cronaca

Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata nell’inchiesta sul pandoro Balocco. Lei: “Sono serena”

Milano, l’imprenditrice digitale travolta dal caso della falsa beneficenza è iscritta nel registro degli indagati insieme ad Alessandra Balocco, al vertice dell’azienda dolciaria. “Io in buona fede, ho fiducia nei magistrati”

Chiara Ferragni e il suo pandoro Pink Christmas prodotto da Balocco

Chiara Ferragni e il suo pandoro Pink Christmas prodotto da Balocco

Milano – Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata da minorata difesa nell’inchiesta sul caso del pandoro Balocco e della falsa beneficenza. Insieme all’imprenditrice digitale è indagata, con la stessa ipotesi accusatoria, anche l’amministratrice delegata dell’azienda dolciaria piemontese Alessandra Balocco.  

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Minorata difesa

Il fascicolo è coordinato dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Nell’ipotesi della truffa aggravata dalla minorata difesa, l'acquirente sarebbe stato indotto all'acquisto anche da un raggiro della Ferragni che, sui social, pubblicizzava l'acquisto del pandoro con l'occhio rosa.

Si procede d’ufficio

Nell'ipotesi di truffa aggravata non è più necessaria la querela di parte, ma si può procedere d’ufficio. Se fosse contestata soltanto la truffa sarebbe necessaria invece una querela. Chi la presenta avrà 90 giorni di tempo a partire da dicembre, cioè dal deposito dell'esposto del Codacons – arrivato dopo la maxi multa dell’Antitrust a Ferragni e Balocco – e dovrà presentare denuncia con prova dell'acquisto e quindi del pagamento.  Le parti indagate saranno convocate in Procura quanto prima per chiarire la propria posizione ed esporre le proprie ragioni. 

“Turbata dalle strumentalizzazioni”

Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell'attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile”. Così Chiara Ferragni, assistita dagli avvocati Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone, ha commentato la sua iscrizione nel registro degli indagati con l'accusa di truffa aggravata. “Sono, invece, profondamente turbata – aggiunge Ferragni – per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero”.

Guardia di Finanza

Sempre nella giornata di oggi i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Milano, su delega della Procura, avevano acquisito documentazione nella sede della Balocco a Cuneo. La stessa Guardia di Finanza ha anche depositato in mattinata una prima relazione sull’indagine nella quale si punta l’attenzione, in particolare, sullo scambio di email tra l’azienda dolciaria e lo staff di Ferragni.