"Chi ha famiglia si ritrova tra due fuochi"

"Decidere di accettare il trasferimento in un altro sito non è facile, soprattutto se hai una famiglia. Ma non è neppure semplice trovare un posto di lavoro quando sei over 50 e hai una professionalità che non è spendibile. Abbiamo sei settimane di tempo per decidere del nostro futuro". È il commento di uno degli operai della Ftp Cnh Industrial di Pregnana interessato dalla procedura di licenziamento collettivo. Lui, come molti altri colleghi, sono arrabbiati perché alla fine di aprile potrebbero trovarsi in mezzo a una strada, senza lavoro e senza cassa integrazione.

Raccontano gli anni in fabbrica: "Qui siamo arrivati a essere anche 500 dipendenti, eravamo artigiani dei motori, ora non ci vuole più nessuno". Raccontano di questi due anni di cassa integrazione e dei corsi di formazione organizzati nell’ambito degli accordi sindacali sottoscritti al Mse: "Sono stati ridicoli, non è stato fatto un bilancio delle competenze, tutti abbiamo fatto gli stessi corsi indipendentemente da quello che già sapevamo fare o da quello che invece era utile imparare – spiega uno di loro –. Per esempio abbiamo fatto due corsi di informatica base assolutamente identici. E alla fine non sono arrivate proposte concrete di lavoro".

Qualcuno punta il dito contro il sindacato e le istituzioni: "Nell’ultimo anno ci hanno lasciati soli, anche tutti i politici che si erano interessati alla nostra vicenda non si sono più visti".

E così oggi la chiusura della Ftp Cnh Industrial è un altro duro colpo per il tessuto economico e sociale del Nord-ovest milanese. Negli ultimi vent’anni sono state molte le aziende che hanno chiuso i battenti per sempre o trasferito le attività altrove. Anche il percorso di reindustrializzazione dell’area non è andato a buon fine, l’interesse di due-tre imprenditori per lo stabilimento alla fine non si è concretizzato: "Ci sono state alcune interlocuzioni con soggetti interessati all’area, ma non a riassorbire i dipendenti rimasti".

Ro.Ramp.