Caso stagionali, il ministro leghista: rivedere regole, intanto gli stranieri

Garavaglia: "Problema complesso, apriamo un tavolo ma nell’immediato serve un decreto flussi". La campagna dell’Enit per rilanciare il turismo in Italia, tra testimonial e cartoline col drone all’Eurovision

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di Giulia Bonezzi

All’Italia che punta sul turismo, "un’industria trainante del nostro Paese", come "calamita della ripartenza", sottolinea l’amministratore delegato dell’Enit Roberta Garibaldi, per vincere la sfida di eguagliare quest’anno i numeri record del 2019 pre-pandemico o addirittura di "superarli" mancano, tra l’altro, quasi trecentomila stagionali. E il ministro leghista del Turismo Massimo Garavaglia è pronto a reclutarli oltreconfine per tamponare l’emergenza: "Nell’immediato penso occorra fare un decreto flussi che consenta di assumere stranieri, altrimenti avremo problemi di personale per la stagione", ha detto ieri sottolineando che a suo avviso il problema "è più complesso" della fotografia restituita da un dibattito avvitato sulla dicotomia questione economica questione culturale, e che "il tema sono le regole. Se in Italia abbiamo il 10% di disoccupazione ma mancano quasi trecentomila figure professionali nel turismo vuol dire che c’è qualcosa che non funziona". Garavaglia suggerisce di "aprire velocemente un tavolo per aggiustare le regole, anche per poter ragionare sui contratti", ma intanto di puntare sull’immigrazione ad hoc per salvare la stagione.

Il ministro ieri era al 39 esimo piano di Palazzo Lombardia a presentare le nuove campagne e strategie dell’Enit, l’agenzia nazionale del turismo, per rilanciare il brand Italia nel turismo mondiale che riparte dopo la pandemia. Dovendosi adattare "a una domanda internazionale cambiata - osserva la direttrice marketing dell’Enit Maria Elena Rossi –, anche dal punto di vista geopolitico" con la guerra scatenata dalla Russia nel cuore dell’Europa e le conseguenti sanzioni, scommettendo per primi sui "Paesi che sono usciti più velocemente dalla pandemia", e dunque Stati Uniti, Canada e i vicini europei. Il turismo sta ripartendo anche in Lombardia, assicura il governatore Attilio Fontana: "Le prime stime sulle prenotazioni rivelano, per il 2022, un avvicinamento ai livelli pre-Covid in termini di flussi e una crescita della spesa del 10% rispetto al 2021", ha spiegato, aggiungendo che l’emergenza Covid sembra aver orientato gli italiani verso la vacanza sostenibile e “autoctona“, con "le mete di montagna al 10% del campione nazionale e le località di lago al 4%". Ma è agli stranieri che guarda l’operazione imbastita dall’Enit anche in collaborazione con il Coni e con la Rai, perché, chiarisce Garavaglia, "a gennaio siamo il Paese più cliccato ma poi al consuntivo altri ci passano davanti, ad esempio la Spagna. Sono più bravi a vendere il prodotto, e per farlo servono quattrini: il budget dell’Enit era la metà di quello dell’ente del turismo iberico, quest’anno arriverà al 75% e il prossimo pareggerà".

Nel 2022, traduce in cifre Rossi, l’agenzia dai 32 milioni attuali avrà un aumento "nell’ordine dei 15 milioni di euro", da investire soprattutto per il marketing digitale, col potenziamento dell’hub Italia.it e la produzione di contenuti da convogliare attraverso "tutti i media", ma in particolare quelli social, intercettando passioni specifiche come il cicloturismo o i "cammini", che vanno di moda tra i millennial. Un altro obiettivo, chiarisce Garavaglia, è "distribuire nel tempo e nello spazio i flussi", quelli di turisti stranieri che si concentrano ancora troppo in estate e su mete mainstream come Roma, Firenze, Venezia, o pochi "borghi" più noti. Il progetto di comunicazione è stato battezzato "Live Italian" ("Vivi italiano"), e attraverserà anche eventi come il Giro d’Italia e l’Eurovision appena iniziato a Torino ("Con 180-190 milioni di spettatori è la seconda trasmissione più vista al mondo dopo le Olimpiadi", spiega Angelo Teodoli, ad di Rai.com): dietro le esibizioni degli artisti scorreranno "cartoline" che raccontano scorci d’Italia. Una sorta di Intervallo 2.0 (e per un’audience internazionale), realizzato da un drone acrobatico che sorvolerà anche la Lombardia: stasera Bergamo, durante l’esibizione della Lituania, e dopodomani Varenna, come sfondo al cantante azero.

La campagna si avvale anche di otto ambasciatori che partecipano gratuitamente (i loro compensi saranno devoluti a due progetti, uno triennale per sostenere start-up nel turismo e uno del Coni per atleti ucraini che si allenano in Italia), incrociando paesaggi iconici con eccellenze nello sport (Federica Pellegrini e Bebe Vio), nel cibo (Massimo Bottura), nella moda (Renzo Rosso), nella cultura (Alessandro Baricco, il regista Marco Balich, Roberto Bolle ritratto al Colosseo e ad Agrigento nella Valle dei Templi). Per l’architettura c’è Stefano Boeri, fotografato davanti al suo Bosco verticale: il grattacielo milanese, il più premiato al mondo, è l’esempio dello skyscraper all’italiana.

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